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Mandatoriccio (Cosenza) - Il seme


di DON MICHELE ROMANO - Nella sua Opera di Evangelizzazione, Gesù cerca sempre di essere semplice e chiaro, in modo che la gente che lo ascolta, possa comprendere quanto Lui annuncia. Così, anche la pagina del Vangelo di oggi (Mc 4,26-34), usa delle similitudini che riflettono una esperienza molto vicina alla vita dei suoi contemporanei ascoltatori:" Un uomo che sparge il seme nella terra"; "Il Seme germoglia e cresce";  "La terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga (Mc 4, 26-28). È con queste semplici parole, che Gesù parla del Regno di Dio:" Un Regno di Santità e Grazia, verità e vita, giustizia, amore, e pace (Prefazio per la solennità di Cristo Re), e che Lui è venuto a "seminare" dentro ognuno di noi prima, e successivamente nel mondo intero. Questo "Seme", lo abbiamo ricevuto tutti col Santo Battesimo, ora tocca a noi far "fruttificare" questi Doni, che ci sono stati consegnati quel giorno: La Grazia, la Santità, la Verità, in opere buone di servizio: carità, cortesia, generosità, per rendere sempre più felici coloro che ci circondano  a partire dalla nostra famiglia, dal nostro paese, all'intera società. Il Seme, inizialmente, è piccolo, proprio come un "granellino di senapa..., ma poi diviene il più grande di tutti gli ortaggi" (Mc 4,  31-32).  È sempre la forza di Dio, con la nostra povera, ma irrinunciabile collaborazione, a far crescere con sorprendente vigore, la diffusione del suo Regno nel mondo. Tuttavia, va precisato che ogni "Seme divino", ossia il Regno di Dio, non va in cerca di "visibilità", proprio perché, per sua natura, è silenzioso ed umile, piccolo e nascosto; Infatti, Gesù stesso, dirà a Pilato:"Il mio Regno, non è di questo mondo..."(Gv 18, 36). È Lui il  "Seme" più importante di Dio, e quale Figlio Unigenito, proprio per divenire "Seme fecondo", dovrà calarsi nelle "viscere" della terra, per germogliare e portare frutti di universale salvezza.  Occorre tanta Fede e pazienza, da alimentare con l'umiltà e la purezza di cuore, per arrivare a comprendere ed accogliere, nella nostra vita, lo sviluppo dei tanti "Progetti Divini", senza la pretesa, assurda per la nostra "piccolezza", di volerli misurare con i nostri  criteri umani. Dio ci sorprenderà sempre, perciò "fidiamoci" di Lui. Nella Storia, tutti i grandi "Guasti", sono derivati dalla Superbia, solo le "Meraviglie" sgorgano dall'Umiltà. Cicerone ebbe a scrivere:"  Historia, Magistra Vitae est, sed non habet Discipulos"(La Storia è maestra di Vita, ma non ha Discepoli). Purtroppo, ahimé, nessuno è disposto a migliorare la propria Vita, a partire da un "Passato che insegna". Ecco, allora, un grande compito per ogni Cristiano:  Aiutare ogni uomo, nel recupero della sua dignità, sia esso "schiavo" o "padrone", "colto" o "ignorante",  disposti ad andare a trovarlo anche fin sotto-terra, pur di aiutarlo a crescere nella sua libertà, facendo sì, che con la nostra solidarietà, anche per lui il Regno di Dio, possa crescere e giungere a pienezza. A tutti, una santa giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 28/01/2022

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