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di DON MICHELE ROMANO - E con questo imperativo : "Convertitevi", che Gesù dà inizio alla sua Missione nel mondo. Vuole convincerci che  è possibile recedere dal male, che la via della Conversione è possibile :"Il popolo che abitava nelle tenebre, ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse"(Is 9,1) .  Il peccato ci immerge nelle tenebre, Cristo è la luce del mondo, la luce dell'anima, che ritrova in Dio la grazia e la gioia di sentirsi amata. È questo il grande significato della pagina del Vangelo di oggi (Mt 4, 12-17. 23- 25) quello dei tanti miracoli, operati da Gesù: "Conducevano a lui tutti i malati ed egli li guariva (Mt 4, 24) . Ma quante volte ci ostiniamo, purtroppo, nella nostra autosufficienza, a "camminare nelle tenebre", ritenendoci soddisfatti di noi stessi, convinti di non aver bisogno di salvezza alcuna . Così facendo, finiremo per impedire, di fatto, quel cammino di conversione che il Signore ci chiede, preludio ad una vera "Rinascita interiore" .
Nella frenesìa che caratterizza le nostre giornate, occorre "fermarsi", per "riconoscere" la sua voce, coltivare momenti di preghiera contemplativa, cercare di farsi trovare pronti al suo arrivo (Lui è sempre alla nostra "ricerca", scruta ogni giorno "l'orizzonte" dalla "Terrazza del cielo",  aspettando fiducioso il nostro ritorno, di "Figli prodighi" ! Solo così resteremo talmente attratti dal suo amore, da decidere, poi, di seguirLo.
Non cadiamo nell'errore di quel gruppo di Farisei, che  obiettava a Nicodèmo :" Studia e vedrai che dalla Galilea, non sorge profeta" (Gv 7,52b) . I Galilei, infatti, venivano ritenuti uomini rozzi, ignoranti, e persino "barbari", dagli abitanti di Gerusalemme e di tutta la Giudea.
Ma Gesù, incurante di tutto ciò : Predica, incontra, prega, guarisce, e diffonde la sua Luce di salvezza a tutti.
Per questa sua "Azione missionaria", che connota il suo "Universalismo salvifico", verrà poi accolto dalle grandi Folle, che accorrevano a Lui anche da Gerusalemme, e dalla Giudea, dalla Siria, e dalla Decapoli, e da oltre il Giordano.
Gesù non rimane fermo, va verso la gente, è Lui che si fa vicino, è Lui che compie il primo passo. Lui mi cerca, anche dentro le mie "tenebre", Lui è il medico dell'anima e del corpo . Mi chiedo :"Quale ferita in me, non trova pace"? Cosa sento di chiederGli ? Se per i Pastori, importanti sono stati gli Angeli, per i Magi la Stella, per gli Apostoli l'incontro con Lui , anche per me allora sarà possibile, questo incontro di luce, che mi renderà più "luminoso" anche nella mia famiglia ,nella mia comunità parrocchiale, sul posto di lavoro,  ovunque.  Possa la Vergine madre, "Stella del mattino", accompagnarmi in questo incontro con Cristo, Vera luce del mondo. A tutti una buona giornata.