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Rende (Cosenza) - Ricerca, iGreco Ospedali riuniti con Unical in progetto nazionale


Oltre alla somministrazione di prestazioni di qualità l’impegno di quanti operano in campo sanitario deve essere quello di fornire il proprio contributo nella ricerca e riempire vuoti di informazione utili a correggere il tiro in caso di gap e deficit. Continuiamo a sostenere che dalla prevenzione passino il benessere ed una migliore qualità della vita.

È quanto dichiara Giancarlo Greco, responsabile de iGreco Ospedali Riuniti, esprimendo soddisfazione per l’attenzione ed il riconoscimento ricevuto dalla sede operativa Sacro Cuore, tra i protagonisti di un progetto di ricerca nazionale.

IODIO-GRAVIDANZA-NEONATO. È, questo, il titolo del focus relativo alla valutazione dello stato nutrizionale iodico in un campione rappresentativo di donne gravide italiane e all’associazione tra stato nutrizionale iodico in gravidanza e funzionalità tiroidea neonatale.

Coordinato dalla resposanbile Daniela Bonofiglio del Dipartimento di farmacia e scienze della salute e della nutrizione dell’UNICAL, nel progetto che coinvolge 7 regioni italiane, il punto nascita cosentino in collaborazione con il responsabile U.O.S. del Consultorio Familiare UNICAL Gianpiero Russo collabora attraverso Alessandra Ruffolo, Capo sala, alla raccolta dati utili alla sperimentazione.

Lo studio multicentrico nasce dall’osservazione che, a fronte di un continuo miglioramento dello stato nutrizionale iodico in età scolare, quella in gravidanza e in epoca neonatale risulta ancora insufficiente nel nostro Paese. I dati suscitano preoccupazione, dal momento che la vita fetale e la prima infanzia rappresentano le fasi della vita in cui gli effetti della carenza iodica sono più gravi e possono interessare lo sviluppo neuro cognitivo del bambino.

Lo studio si prefigge, quindi, di determinare, da una parte, i livelli di iodiuria, indicatore dello stato nutrizionale iodico, in un campione rappresentativo di donne gravide e studiare l’associazione con le modalità di assunzione e se in presenza di integratori. Mira a valutare, inoltre, l’associazione tra stato nutrizionale iodico in gravidanza e funzionalità tiroidea neonatale attraverso la valutazione del TSH neonatale allo screening.

Dalla somministrazione di un breve questionario finalizzato alla raccolta delle informazioni sull’assunzione di sale iodato e/o integratori; alla raccolta di un campione estemporaneo di urine per la determinazione della ioduria e della creatinina urinaria che saranno poi trasferiti presso il laboratori di chimica ed endocrinologia; fino all’analisi dei dati. Sono, questi, i principali step del progetto di ricerca condotto su oltre 4000 mila donne. Dal reclutamento dei dati vengono escluse le donne con patologia tiroidea conclamata.


di Redazione | 22/07/2021

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