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Cariati (Cosenza) - San Leonardo, momento unificante per comunità. Consegnata targa ad Arcivescovo


Celebrare la festa del nostro Santo Patrono Leonardo oggi è veramente difficile. Nell’aria non c’è il sapore della festa che l’ha sempre accompagnata ma quella di una grande tristezza per il tempo che stiamo vivendo e soprattutto per le preoccupazioni del futuro che oggi non riusciamo neanche ad immaginare. Questa pandemia ci sta togliendo non solo il calore degli abbracci e dei sorrisi ma sta minando fortemente la nostra identità e le nostre tradizioni. San Leonardo ha sempre rappresentato un momento radicato nella nostra tradizione, perché in questa occasione la comunità cariatese viveva e rinnovava lo spirito autentico della condivisione e della comunità.

Sono stati, questi, alcuni dei passaggi dell’intervento del Sindaco Filomena Greco nel corso dell’omelia, celebrata stamani (venerdì 6 novembre) nella Cattedrale San Michele Arcangelo, per le celebrazioni di San Leonardo, Patrono di Cariati. – Alla cerimonia, presieduta dall’Arcivescovo di Rossano-Cariati Mons. Giuseppe Satriano, insieme al Primo Cittadino era presente la Giunta Municipale e il Comandante della Polizia Municipale Patrizia Marino.

Questo di oggi – ha proseguito – è il momento di sentirsi veramente comunità; il momento di non lasciarsi sopraffare dalla rabbia e dall’impotenza e quello in cui aiutarsi, sostenersi gli uni gli altri. I mesi che ci aspettano non saranno facili ma sicuramente saranno meno difficili se metteremo da parte i contrasti e le diversità di pensiero e punteremo insieme all’unico obiettivo che è quello di tutelare la nostra comunità non solo da un punto di vista sanitario ma anche economico. Serve unità e condivisione di valori.

Al termine del suo intervento il Sindaco ha quindi consegnato a Mons. Satriano una targa in terracotta con il bassorilievo della cittadella medioevale fortificata di Cariati, leggendo il messaggio destinatogli dall’Amministrazione Comunale e dalla comunità.

Padre Arcivescovo – è, questo, il messaggio letto dal Primo Cittadino – insieme a tutti i comuni ed ai fedeli dell’Arcidiocesi che ha guidato con la grandezza dell’umiltà in questi anni, l’intera comunità laica e religiosa di Cariati ha trovato nella sua persona, nelle sue parole e nel suo impegno un riferimento illuminato e fraterno. Mancherà a tutta Cariati, simboleggiata in questa rappresentazione del perimetro della cittadella medievale racchiusa nelle sue otto torri. Non a caso è riportata su una lastra di terracotta, tra i materiali che meglio raccontano la semplicità, sentimento con il quale, dal primo momento, ci siamo posti nei suoi confronti, ascoltandola, facendo delle sue parole la nostra guida. Non è senza commozione che posso affermare che mancherà a tutti il suo modo di partecipare alla vita della nostra comunità, di condividere con ognuno di noi percorsi e soluzioni per le piccole e grandi questioni sociali. Ricorderemo – ha aggiunto – il suo sapere essere sempre prossimo e vicino alla gente, a difesa dei diritti delle cittadinanze di questa terra, contribuendo insieme a noi alla promozione della cultura della legalità. Ringraziamo Dio per aver messo sul nostro cammino una persona alla quale ci ha legato un profondo e prezioso rapporto. Ne faremo tesoro.  Grazie Arcivescovo per aver contribuito a scrivere una bella pagina della storia della nostra complessa e ricca Diocesi.


di Redazione | 07/11/2020

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