We're sorry but our site requires JavaScript.

  Ora che la maggior parte delle scuole superiori della provincia si accinge a superare la prima fase di avvio del nuovo anno scolastico e sta per adottare un orario definitivo, l’Azienda Consorziale Trasporti di Reggio Emilia intensifica i controlli sui bus e alle fermate. Assieme ai controlli contro l’evasione tariffaria, che saranno ulteriormente potenziati e concentrati in particolare sulle tratte più frequentate dagli studenti, quest’anno saranno monitorati con attenzione ed eventualmente sanzionati anche i comportamenti dei passeggeri in vettura e a terra». Da lunedì 27 settembre – riferisce testualmente una nota dell’Act - le fermate più “critiche” saranno presidiate dagli “steward”, cioè da personale specializzato nella gestione degli affollamenti, con il compito di organizzare l’accesso ordinato alle fermate e l’incarrozzamento corretto sui mezzi (che di norma deve avvenire dalla porta anteriore, anche per consentire l’eventuale acquisto del biglietto a bordo: solo in presenza del personale a terra, gli abbonati potranno accedere anche dalla porta centrale). In una nota il presidente di ACT Angelo Malagoli ha dichiarato:  «Premesso che siamo ancora in presenza di un mix fra orari definitivi e provvisori, per cui l’impatto dell’orario invernale non è ancora valutabile appieno, i segni dei disagi derivanti dall’adozione della nuova ora scolastica di 60 minuti introdotta dal ministro Gelmini ci sono, erano previsti e annunciati». «L’impossibilità economica di aumentare l’offerta di servizio per trasportare in modo differenziato lo stesso numero di utenti è un fatto strutturale, determinato dallo spostamento in avanti delle principali corse dell’extraurbano indotte dai cambiamenti di orari di tutte le scuole superiori». «Il numero 0522 501.999 sta funzionando e le segnalazioni sono in linea con le attese, sono collaborative e ci hanno già consentito di risolvere qualche problema puntuale. Per questa strada riusciremo ad intervenire quanto prima sui problemi della capienza dei mezzi e sulle sfasature di pochi minuti fra uscita da scuola e partenza degli autobus; con gli orari definitivi avremo anche il polso della situazione alle fermate». «Difficilmente sarà invece possibile risolvere la questione dei tempi di attesa più lunghi all’uscita di scuola. È opportuno ricordare che il TPL non è uno scuolabus, ma un sistema complesso che deve portare da Reggio e dai Comuni capodistretto – oltre agli altri utenti - gli studenti da tutte le scuole in tutti i Comuni della provincia (e viceversa). Ne deriva un servizio inevitabilmente rigido, che non si può piegare alle esigenze della singola scuola; per questo abbiamo individuato assieme ai presidi gli orari prevalenti – attorno alle 13.30 e poco dopo le 14.00 – in cui noi garantiamo il massimo del servizio, come gli anni scorsi. Purtroppo, nonostante gli sforzi, ora abbiamo 4 o 5 fasce orarie di uscita (contro le due dell’anno scorso), e i primi che escono sono costretti ad aspettare». «Se la prossima settimana avremo tutti gli orari definitivi, potremo tarare meglio il servizio secondo tre priorità: 1) aggiustamento degli orari e delle coincidenze per consentire di sfruttare al massimo tutte le fasce orarie; 2) solo così potremo adeguare definitivamente la capienza, oggi problematica da calcolare, sia per gli orari ancora in molte scuole provvisori che per le lievi sfasature di orario; 3) il presidio delle fermate problematiche da lunedì 27 ci consentirà d’incarrozzare meglio gli utenti sia dal punto di vista della sicurezza che della capienza dei mezzi. A quel punto potremo sapere come il nuovo orario invernale risponde alle esigenze, quali problemi crea e se ci sono ancora possibilità di miglioramento. Per adesso ringraziamo tutti per la collaborazione».