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San Marco Argentano (Cosenza) - Interessante e partecipato il V Corso di Formazione Politica organizzato dal Cif regionale


<<Evitare il pericolo che la chiesa gerarchica scavalchi la mediazione dei laici cattolici facendosi essa stessa soggetto politico, compito che non spetta a una religione civile>>. Questo si legge tra le numerose conclusioni di ieri pomeriggio (19 settembre) al V Corso di Formazione Politica organizzato dal Cif regionale della Calabria e iniziato l’altro ieri mattina a San Marco Argentano. Conclusioni di un “Documento preparatorio” alla 46à Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si terrà a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre. Il corso, “Per una visione alta della politica: la politica come obbligazione”, questo il titolo di quest'anno, è il più importante appuntamento dell'associazione, volta a essere sempre più presente sul territorio, intendendo partecipare all'azione di promozione umana e sociale, nell'aiutare le nuove generazioni a essere sempre più protagoniste della loro storia, sollecitando e aiutando le donne a essere effettivamente “promotrici” del cambiamento. La politica è un dovere civico per tutti. Il Corso – riferisce testualmente una nota di Francesca Mazzotti - è iniziato l’altro ieri mattina (18 settembre) nelle sale congressi dell'Hotel Don Carlo di San Marco Argentano. A dare il benvenuto e introdurre il corso, e le sue finalità, Carmelina Acciardi, presidente Cif comunale di San Marco Argentano, cominciano a sollevare alcune delle problamatiche in cui la politica oggi deve affrontare.Aurelia Rossi, vice Presidente Cif Regione Calabria e Carmelina Smeriglio, Presidente regionale Cif Calabria, si sono soffermate su quanto sia necessario riavvicinare le persone, e soprattutto le donne, alla politica.Gisella Florio, presidente provinciale Cif Cosenza ha ricordato come il Diritto al Lavoro, fondante la Costituzione italiana, è stato frustrato e depauperato, l'insegnamento peggiore che possa dare il sistema politico. Per una buona politica occorre un nuovo patto generazionale. Non si può parlare di mercato competitivo o crescita professionale se non c'è lavoro, stipendi e salario. Raffaele Cananzi, avvocato generale dello Stato, ha riletto la vicenda storica del Mezzogiorno e la questione meridionale, per meglio introdurre la sua relazione “Sperare per l'Italia. Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno” (documento della CEI), dove i vescovi tracciano come un percorso ai cattolici che oggi sono chiamati a scendere in campo ed è arrivato il momento di responsabilizzare il laico cattolico, chiamato a costruire e operare nelle realtà temporali. Pietro Fantozzi, docente Unical. Costatando che i tradizionali produttori di Welfare: la famiglia (produttore del benessere più importante, quello affettivo); lo stato, il mercato, la politica, il terzo settore, non producono alcun tipo di benessere. La cosa è ancor più grave in una terra come la Calabria dove esiste la 'ndrangheta pare, dunque, che ci stiamo dirigendo verso un punto di non ritorno. <<Ma questa debolezza – spiega Fantozzi - può diventare la forza, straordinaria per rimescolare le carte. Il problema vero è come ridistribuire la ricchezza. Questo è il federalismo che per noi, molto probabilmente, sarà letale. Ma il vero problema siamo noi. O trasformiamo questa debolezza in forza o siamo perduti>>. Secondo Renata Micheli, del consiglio nazionale Cif e responsabile organizativo Centro Studi Ezio Vanoni, nella sua relazione “Ripensare la crescita, programmare lo sviluppo: un'agenda di speranza per la buona politica”, l'errore è che si dà alla politica un'assolutizzazione. Occorre costruire uno schema diverso riguardo alla politica e rovesciare i parametri con i quali si è osservato la realtà. Anche il concetto di crisi. Noi siamo crescita Pil che cambia e Pin che non soddisfa. Occorre tirarci fuori da modelli econometrici in cui l'economia fa leggi. Dobbiamo ripensare. Partire dal primo articolo della Costituzione, il lavoro, significa riaprire lo spazio alla buona politica. Uguaglianza di opportunità per tutti, a questo deve aspirare la politica e la società, poiché tutti si è chiamati alla vocazione della politica. Giovanna Ferrara, Presidenza Nazionale Cif, ha ripreso tutti i temi trattati nelle due giornate, dalla questione meridionale al federalismo, dichirando di non avere nessun timore riguardo a quest'ultimo, poiché il sud potrà essere competitivo quanto il nord, la nostra economia fà mercato interno. Bisogna temere la ristrutturazione. A intervenire anche Maria Francesca Corigliano, assessore Cultura e Politiche Femminili Regione Calabria; Delly Fabiano, assessore Cultura Comune di Rende; Giulio Serra, consigliere regionale Calabria; Leonilde Artusi, presidente Commissione PP.OO Comune di San Marco Argentano.  

di Redazione | 20/09/2010

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