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Rossano (Cosenza) - “L’INTERVENTO” Pier Emilio Acri: <<La vivacita’ culturale nel rossanese>>


“L’estate sta finendo” è il titolo di una canzone dei Righeira di qualche anno fa e ritengo, al termine della stagione più calda dell’anno, fare un’analisi su di un argomento che mi ha piacevolmente colpito. In questa estate del Rossanese (leggasi Rossano e Circondario) ho avuto la possibilità di constatare di persona che nei comuni che fanno da degna cornice alla "Bizantina" (leggasi Rossano) c'è una notevole vivacità culturale. Cariati, col magnifico assessore alla Cultura Cataldo Perri, pur con i soliti problemi di natura economica, ha fatto la parte del leone. Ed anche Terravecchia, col mio amico sindaco Mauro Santoro, Mandatoriccio (importante la presentazione del volume di Franco Emilio Carlino), Pietrapaola (sempre all’altezza), Scala Coeli, Campana, Bocchigliero e la mia Caloveto. Longobucco, comune in cui, fra le tante miniere, quella d’oro è rappresentata dalla cultura viva e militante. Sono rimasto piacevolmente colpito dal fermento in atto a Cropalati, ove ho coordinato la presentazione di due opere librarie di altrettanti cropalatesi d.o.c. Il primo è il cancelliere Vincenzo Filippelli con il suo romanzo "su Facebook ... Ho chiesto l'amicizia a Dio", che sta ottenendo un notevole esito positivo, e il secondo, il prof. Mario Longobucco con il suo “Vocabolario di lessico e cultura cropalatese”, altro successo.  Mi ha impressionato la presenza attenta del pubblico, nonché l'attività di quei giovani amministratori, primo fra tutti Luigi Lettieri, guidati dall'altrettanto giovane Fabrizio Grillo, che hanno predisposto un programma estivo per tutti i gusti e di tutto rispetto. Anche in quel di  Crosia ho notato una certa vivacità ed essendo io "L' Amico di Crosia" (così mi hanno definito gli amici dell'Associazione "Eden", guidata da Antonio D’Amico, assegnandomi una targa della quale ne sono geloso e orgoglioso). A Rossano ho coordinato la presentazione di una magnifica silloge del crosiota di nascita e toscano d'adozione Gennaro Oriolo, rimanendo piacevolmente colpito dall'accattivante relazione di Rossana Cosco. Gennaro Oriolo è un uomo colto e attraverso la poesia riesce a esprimere tutto il suo essere:  più lo conosco e più mi colpisce piacevolmente.  Purtroppo, non ho potuto, per ragioni di lavoro seguire (la più parte del periodo estivo l’ho trascorso in quel di Cosenza) le interessanti e intelligenti iniziative poste in essere in quel di Corigliano e degli altri comuni>>.  Pier Emilio Acri

di Redazione | 16/09/2010

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