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Morano Calabro (Cosenza) - Progetti di inclusione, pubblicati tre bandi


L’Amministrazione comunale, a seguito di propria deliberazione e in esecuzione della progettazione predisposta dal Co.S.S.Po. (Consorzio Servizi Sociali del Pollino), ha indetto e pubblicato martedì 22 gennaio scorso nel sito dell’Ente tre nuovi bandi per altrettante iniziative di carattere sociale. Nello specifico sono attivi gli avvisi per otto borse lavoro, riferite cinque al programma “My Job” e tre al “Filo di Arianna”, e quattro voucher legati all’intervento “Ancora”.

I requisiti, come tutte le informazioni utili, compreso il formulario per l’accesso, costituiscono parte sostanziale dei singoli bandi, facilmente reperibili nel portale istituzionale o direttamente presso gli uffici della municipalità. Ad ogni modo la domanda, dovrà pervenire al protocollo del Comune entro il ventesimo giorno successivo a quello della pubblicazione dell’avviso. Per le istanze spedite a mezzo Raccomandata A/R farà fede il timbro postale.

Le borse e i voucher saranno assegnati ai candidati che avranno riportato il punteggio più alto e solo in caso di parità fra più concorrenti sarà preferito il più giovane. Per “My Job” e per “Filo di Arianna” è previsto lo svolgimento di una prestazione lavorativa a beneficio della collettività.    

“Manteniamo alti i livelli di attenzione su ogni opportunità si presenti» affermano il sindaco Nicolò De Bartolo e l’assessore Sonia Cozza. «La disoccupazione è un vero e proprio cancro, capace di danneggiare le famiglie e disgregare il già fragile tessuto sociale, specialmente nelle piccole comunità. In una terra come la Calabria, soffocata da stridenti contraddizioni e scarso sviluppo, non possiamo permetterci di sottovalutare, sia pure a livello periferico, ogni eventuale occasione: talvolta anche un minimo sollievo può fare la differenza, dal momento che le maggiori difficoltà nel consorzio civile derivano dalla mancanza di reddito. Per quanto ci riguarda -  aggiungono De Bartolo e Cozza - riteniamo che le istituzioni non possano sottrarsi alle funzioni di soccorso, ma debbano con ogni sforzo sovvenire soggetti e nuclei che vivano criticità quotidiane. In uno Stato libero e democratico ricevere aiuto è un diritto; un dovere impegnarsi per provare a portare perlomeno un po’ di conforto a chi soffre e si misura con i contrasti di una società complessa ed escludente”.


di Redazione | 30/01/2020

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