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Catanzaro (Catanzaro) - Agricoltura e forestazione, gli agronomi chiedono confronto con i candidati governatori


Le elezioni regionali del prossimo 26 gennaio 2020 saranno un appuntamento fondamentale per il futuro della Calabria. Per questo motivo, la Federazione dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria vuole esprimere la propria visione strategica sull’agricoltura e la forestazione regionale, considerando anche gli effetti che il cambiamento climatico genera su di essi e sul nostro fragile e complesso territorio.

“Chiediamo ai candidati governatori di avviare con la Federazione regionale, in qualità di stakeholder interessato, un confronto aperto, positivo e propositivo su questi temi. Dall’impegno concreto sulle questioni ambientali passa, infatti, lo sviluppo del nostro territorio e l’esistenza stessa delle aree rurali e urbane calabresi.

In materia di agricoltura i punti cardine dovranno essere una più efficiente gestione delle risorse comunitarie e lo snellimento delle procedure amministrative.
I prossimi anni, in particolare, saranno condizionati dall’attuale proposta di riforma della PAC post 2020, che prevede rilevanti tagli finanziari per l’Italia. In uno scenario di questo tipo il rischio concreto è di rallentare il processo di innovazione delle aziende agricole calabresi.

La futura squadra di governo della Regione dovrà quindi, innanzitutto, adoperarsi per difendere gli interessi regionali in sedi istituzionali come la Conferenza Stato-Regioni. In secondo luogo, si dovrà ovviare al taglio delle risorse che imporrà una strategia regionale diversa dalla solita “rincorsa” agli aiuti ad hoc per difendere i singoli settori in difficoltà.
Auspichiamo, a tal proposito, l’elaborazione di Piani Strategici Regionali che puntino a migliorare, attraverso l’uso dei contratti, l’organizzazione delle filiere e facilitino la propensione a cooperare. In questo modo sarà possibile sfruttare anche le nuove opportunità offerte dalla PAC post 2020 in materia di finanziamento delle Organizzazioni dei produttori e le loro Associazioni (OP e AOP).

Anche il settore forestale, come quello agricolo, rappresenta un’importante risorsa da valorizzare, soprattutto in alcune aree della Calabria, dove la foresta è l’unica fonte di lavoro e di reddito per le comunità locali.
Nei prossimi anni le istituzioni dovranno avere un approccio strategico alla materia che miri a tutelare il patrimonio boschivo attraverso interventi specifici, a sviluppare le filiere produttive ad esso collegate e a promuovere una gestione sostenibile dei boschi.

A tal proposito, sarebbe importante accorpare il comparto forestale all’interno dell’Assessorato all’Agricoltura oppure prevedere l’istituzione di uno specifico Assessorato alla Forestazione, in modo da predisporre un Piano Strategico Regionale, in linea con quello Nazionale.
La questione della gestione delle foreste poi non riguarda solo le aree rurali, ma tocca da vicino anche le città e il loro livello di inquinamento.
Di qui la proposta di istituire una legge regionale sulla forestazione urbana, incentivando i Comuni virtuosi che rispettano un corretto bilancio della CO2 e realizzano opere come gli orti urbani e i parchi e i giardini pubblici.

Ultimo tema, non certo in ordine di importanza, è il contrasto al cambiamento climatico, un fenomeno, quest’ultimo, che ha effetti devastanti sull’agricoltura, sulle

foreste e sulle città calabresi.

Il nostro Ordine a livello regionale è molto sensibile sulla questione ambientale ed è stato, non a caso, tra i principali promotori della dichiarazione di stato di emergenza climatica e ambientale, approvata nelle settimane scorse dalla Giunta della Regione Calabria.

Nei prossimi anni ci vorrà un impegno serio, concreto e programmatico su questo tema da parte delle istituzioni regionali. Tra le proposte portate avanti dalla Federazione regionale c’è la Costituzione di un “Tavolo interdipartimentale tra agricoltura, ambiente, infrastrutture e urbanistica” per l’emergenza climatica al fine di elaborare un’adeguata Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Sracc) e di effettuare una campagna di sensibilizzazione per l’opinione pubblica calabrese.
Sarà, infine, importante predisporre Protocolli per la gestione sostenibile delle colture e incentivare lo sviluppo dei biodistretti. Solo, infatti, attraverso iniziative che premiano le azioni a basso impatto ambientale sarà possibile proteggere il nostro territorio e il nostro stesso futuro”.

“La nostra è una proposta che speriamo sia ascoltata dalla politica regionale - dichiara Francesco Cufari (foto), presidente della Federazione dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria - sarebbe interessante poter discutere queste iniziative concrete su agricoltura, forestazione e cambiamento climatico con tutti i candidati presidente e con tutti gli attori di questi settori (associazioni di categoria, professionisti, movimenti, ecc.). Da parte nostra c’è la massima disponibilità ed apertura per contribuire con le nostre professionalità al futuro dell’ambiente e del territorio calabrese. Il nostro interesse è puramente quello di vedere una regione capace di sfruttare le proprie risorse, con un basso impatto ambientale, e tutelare la vita e la salute dei cittadini.”


di Redazione | 10/01/2020

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