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Cariati (Cosenza) - Tenuta una giornata di educazione stradale all’Iti Mazzone


Educare a comportamenti stradali corretti e consapevoli è stato il tema della giornatadi  informazione-formazione tenutasi presso l’Istituto di istruzione superiore di Cariati a cura della Polizia stradale di Cosenza. L’iniziativa, fortemente voluta dal dirigente scolastico Sara Giulia Aiello e rivolta alle classi quinte di tutti gli indirizzi, è stata inserita nel Ptof, nell'ambito dell'attività di Cittadinanza e Costituzione. Come affermato dalla dirigente in apertura "E’ importante far riflettere i giovani sulla necessità di essere responsabili delle proprie azioni anche durante la guida in quanto la vita è un dono prezioso e va salvaguardato".All’incontro, promosso dalla prof.ssa Bonanno e coordinato dalla prof.ssa Linardi docente delle discipline giuridiche ed economiche, sono intervenuti come referenti della polizia stradale Matalone Giovanni funzionario di polizia stradale, il sovrintendente Maurizio Attanasio, l’assistente capo coordinatore Mauro Francesco. Hanno preso parte anche alcuni ospiti che hanno offerto la loro testimonianza agli alunni: la famiglia Trento e don Michele  Romano, docente di religione presso l’Ite e il Liceo scientifico di Mirto e parroco  di Mandatoriccio Mare. Il relatore Attanasio ha coinvolto fin da subito i ragazzi proiettando due cortometraggi che hanno catturato la loro attenzione, uno sul numero elevato degli incidenti stradali, l’altro sull’uso del cellulare alla guida, una delle cause più frequenti di incidenti stradali. È   seguita la visione del film"Young Europe" del regista italiano Matteo Vicino, del 2012, della durata di circa due ore. Il Film racconta i retroscena emotivi, sentimentali, familiari di tre storie ambientate rispettivamente in Irlanda a Dublino, in Francia a Parigi e in Italia a Roma. Protagonisti sono tre giovani europei come tanti, tra i 18 e i 20 anni, Josephine figlia unica e viziata di una ricca famiglia parigina assente, statica e fredda, Julien, giovane irlandese universitario e giocatore di basket preso dalle attenzioni di una lettrice di Spagnolo più grande di lui e Federico ed Annalisa, due adolescenti romani che cadono nella trappola di un'amicizia con un quarantenne, Angelo  profondamente immaturo. Il giovane regista attraverso flashback continui ci prepara all'epilogo drammatico che unisce le tre storie, 3 incidenti stradali mortali dei 100 che avvengono ogni giorno in Europa, tra i giovani. Rapidamente le storie s’intrecciano rievocando i momenti fondamentali del quotidiano vissuto dai singoli protagonisti prima del sinistro che cambierà per sempre le loro vite. Nel dibattito che ha fatto seguito alla visione del film, Attanasio si è rivolto agli alunni in modo amichevole e paterno portandoli nella condizione di riflettere sul fatto che a provocare gli incidenti stradali non è il fato, ma l’imprudenza, la disattenzione, l’assoluta incapacità di mettersi in crisi, di farsi un esame di coscienza.

L’intervento della polizia stradale si è concluso con l’intervento del funzionario Giovanni Matalone, che in modo incisivo ha ricordato ai ragazzi di guidare sempre con prudenza, di rispettare le regole perché l’osservanza delle stesse salva la propria vita e quella degli altri. In assoluto e rispettoso silenzio, gli alunni hanno poi  ascoltato le parole commoventi della famiglia Trento che ha spronato i ragazzi presenti ad avere un comportamento educato e rispettoso verso la propria e altrui vita esternando il proprio dolore di genitori a cui è stato sottratto il figlio da un brutto incidente stradale con grande dignità e accettazione.Toccanti anche le parole del parroco don Michele il quale con  molta sensibilità ha reso testimonianza di altri tragici eventi di cui sono rimasti vittime giovani adolescenti raccontando il dolore di un padre che continua a salutare mattina e sera il figlio poiché dalla sua finestra si vede il cimitero presso cui è sepolto. L’incontro si è concluso con la lettura dell’Inno alla vita di Madre Teresa di Calcutta sulle note della canzone “Every breath you take” di Sting. La scelta del brano ha sottolineato l’obiettivo dell’evento: non fare la morale ai giovani, ma far capire loro che occorre dare sempre precedenza alla vita perché vale comunque e sempre vivere questa esperienza unica.


di Redazione | 04/12/2019

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