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Cosenza (Cosenza) - Prosa Rendano: presentata la rassegna “L'altroteatro” 2019/2020


Presentata nella sala Quintieri del Teatro Rendano la “Rassegna L'AltroTeatro 2019/2020”.  Al tavolo dei relatori: Maria Francesca Corigliano, assessore Cultura Regione Calabria; Jole Santelli, vicesindaco di Cosenza; Giampiero Scaramuzzo, dirigente cultura comune di Cosenza; gli operatori dello spettacolo e organizzatori del cartellone Enzo Noce, Giuseppe Citrigno, Gianluigi Fabiano.

Sabato 30 novembre, ore 20.30, si alza il sipario sulla “Rassegna L'AltroTeatro” sul palco dello storico Teatro A. Rendano. Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull'avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell'offerta culturale- vede, inotre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L'AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 15 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

“La stagione de L’Altro Teatro 2019-2020 si riconferma un successo di pubblico. Lo dimostra il sold out del debutto con Siani–afferma Maria Francesca Corigliano, Assessore regionale all’istruzione, attività culturali, Università e alta formazione-Occasione preziosa per il pubblico cosentino, sempre attento alle proposte culturali di qualità ma anche per un pubblico più vasto che vorrà giungere a Cosenza da tutto il territorio regionale. Questo è uno degli obiettivi cardine della programmazione culturale della Regione Calabria nella quale si inserisce la stagione de L’Altro Teatro. Mi riferisco alla valorizzazione dei beni culturali – e il Teatro Rendano è un tempio della cultura in Calabria. Alla rassegna è stato assicurato un cofinanziamento regionale di oltre 300.000 euro dal Piano di Azione e Coesione per il triennio 2017/2019 con il bando pubblico per gli eventi storicizzati, frutto di un impegno corposo attivato dal Presidente Mario Oliverio per la qualificazione dell’offerta culturale calabrese, di cui il territorio di Cosenza, attraverso le sue energie migliori e le sue proposte ha potuto beneficiare in questi anni. Agli organizzatori della rassegna, che prevede anche una produzione originale tratta dalle opere di William Shakespeare, vanno i complimenti per il lavoro di programmazione ”.

Un cartellone che riceve il plauso anche del vice sindaco e assessore alla Cultura Jole Santelli:“Si tratta di una delle esperienze più favorevoli tra pubblico e privato – spiega nel suo intervento -la capacità programmatica della società L'AltroTeatro anche quest’anno ci consegna un cartellone ricco di proposte, rivolto a target  diversi, offrendo il meglio dell’attuale scena nazionale – e conclude– ci accingiamo a chiudere in bellezza una cooperazione sinergica che ha prodotto una fase positiva per la cultura in città”.  “L’incontro di qualche anno fa tra pubblico e privato è stata un'idea lungimirante- afferma Citrigno- Ben sette anni di cartelloni che hanno  incontrato il favore del pubblico. Grazie al sostegno della Regione Calabria e alla sensibilità dell'amministrazione comunale di Cosenza, anche quest'anno presentiamo una stagione ricca di novità. Teatro classico, musica, tante commedie brillanti e una nostra produzione inedita  – conclude  – questo il programma di una stagione che non dimentica di  promuovere  i nostri talenti e le eccellenze del territorio”.

Sabato 30 novembre, ore 20.30 e domenica 1 dicembre, ore 18.30 e, a grande richiesta, la terza replica alle ore 21, il debutto del cartellone con  “Felicità tour” di Alessandro Siani. In questo viaggio artistico Siani non sarà solo, ad accompagnarlo il maestro e compositore Umberto Scipione che dal vivo suonerà e segnerà le tappe cinematografiche della carriera del comico. I monologhi saranno l’occasione per poter raccontare non solo il dietro le quinte di queste pellicole ma anche l’opportunità per poter parlare delle differenze tra nord e sud, tra ricchi e poveri e di sviscerare quelle che si propongono come le nuove tendenze religiose, ma soprattutto evidenziare i tic e le manie di una società divisa tra ottimisti e pessimisti, tra disperati di professione e sognatori disoccupati. Tutto questo per un unico obiettivo, divertirsi insieme.

Lunedì 9 dicembre, ore 20.30, la kermesse entra nel vivo con una serata promossa dalla Fondazione AIRC Calabria con Christian De Sica  in “Christian racconta Christian De Sica”. Il grande attore, regista e showman si esibirà con parole e canzoni, accompagnato da una eccezionale orchestra di cinquanta elementi diretta dal M° Marco Tiso, narrando gli incontri della sua vita e gli aneddoti della sua carriera, in un dialogo spumeggiante con Pino Strabioli, brillante attore e raffinato interprete, con lui sul palco nella inedita veste di singolare cerimoniere dello show. Attraverso monologhi irresistibili e storie commoventi, Christian De Sica ripercorrerà gli anni accanto al grande papà Vittorio, gli inizi della sua carriera e i racconti di quel cinema natalizio che ha accompagnato e tratteggiato l’ultimo trentennio della storia italiana.

Un altro grande appuntamento con la commedia, questa volta Sabato 21 dicembre “Pesce d'aprile”, ore 20.30 con Cesare Bocci e Tiziana Foschi. Il racconto di un grande amore che la malattia ha reso ancora più grande: un’esperienza reale, toccante, intima e straordinaria di un uomo e di una donna che non si danno per vinti quando il destino sconvolge la loro esistenza. I protagonisti si mettono a nudo svelando le loro fragilità, raccontando come possano crollare le certezze e come si possa risalire dal baratro.

Martedì 7 gennaio e Mercoledì 8 gennaio, ore 20.30, Marisa Laurito e Gepi Gleijses saranno i protagonisti  di “Così parlò Bellavista”. Un omaggio doveroso a Luciano De Crescenzo. Lo spettacolo ripropone le scene più esilaranti del film come “il cavalluccio rosso”, ”la lavastoviglie”, “il Banco Lotto”, “la 500 tappezzata di giornali” e, naturalmente, il mitico contrasto tra il professor Bellavista e il direttore dell’Alfasud, Cazzaniga. La scenografia riproduce la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film, con scale praticabili dall’interno e vari elementi carrellati subentranti dai lati e raffiguranti il tavolo dei pomodori, il negozio di arredi sacri, l’ascensore, il cenacolo (questi ultimi due scenderanno dall’alto).

Domenica 19 gennaio, ore 18.30  è la volta di un'altra brillante commedia anche questa volta tutta partenopea “Non è vero ma ci credo” con Enzo Decaro regia di Leo Muscato. Ereditando la direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo, Leo Muscato inaugura questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che ha fatto con lui: Non è vero ma ci credo, rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, ma dando a questa storia un sapore più contemporaneo. Il protagonista dello spettacolo assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molier?e che Luigi De Filippo amava molto. L’avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura.

Sabato 25 gennaio, ore 20.30 e domenica 26 gennaio, alle ore 18.30  sul palco del Teatro Rendano il musical cult  “Grease” con la Compagnia della Rancia.  Il regista Saverio Marconi, pur conservando tutti gli ingredienti che hanno reso Grease un successo senza tempo, per questa edizione speciale propone una nuova lettura di alcuni momenti, coadiuvato dalle coreografie di Gillian Bruce e da Mauro Simone regista associato: non sveliamo di più, lasciando agli spettatori la possibilità di lasciarsi sorprendere e travolgere dalla “Greasemania”.

Giovedì 6 febbraio, ore 20.30, l'intenso spettacolo “L'odore assordante del bianco” protagonista Alessandro Preziosi. Lo spettacolo racconta del maestro olandese Vincent Van Gogh nei giorni del suo internamento nel manicomio di Saint Paul de Manson.
Come può un grande pittore vivere in un luogo dove non c’è altro colore che il bianco? È il 1889 e l’unico desiderio di Vincent è uscire da quelle mura, la sua prima speranza è riposta nell’inaspettata visita del fratello Theo che ha dovuto prendere quattro treni e persino un carretto per andarlo a trovare. Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh, lo spettacolo è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica.
Alessandro Preziosi, dopo i successi di «Cyrano de Bergerac», «Cyrano sulla luna» e «Don Giovanni», è il protagonista di questa pièce, scritta da Stefano Massini, drammaturgo tra i più affermati in Italia e all’estero e vincitore con questo testo del «Premio Tondelli – Riccione Teatro 2005».

Venerdì 14 febbraio, ore 20.30,  un'altra commedia esilarante, un gioco degli equivoci con “Se devi dire una bugia... dilla grossa” con Paola Quattrini, Gianluca Ramazzotti, Antonio Catania e Nini Salerno. Ispirato al soggetto di Ray Cooney. L’allestimento è ispirato a quello originale firmato dalla ditta Garinei e Giovannini, con il famoso girevole che rappresenta di volta in volta la hall dell’albergo e le due camere da letto, dove si svolge la vicenda del Ministro del governo De Mitri, che vorrebbe intrattenere relazioni extraconiugali con un membro femminile dell’opposizione. La situazione gli sfuggirà subito di mano, dando il via ad una girandola di equivoci, battibecchi e colpi di scena sempre più fitti, all’insegna del più sano divertimento. La versione attualizzata da Iaia Fiastri vede protagonisti i vulcanici Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti, con la partecipazione di Paola Quattrini che per la terza volta interpreta il ruolo della moglie dell’onorevole.

Venerdì 21 febbraio, alle ore 20.30, arriva un altro grande interprete sul palco del Teatro Rendano. Il grande Peppe Barra con Patrizio Trampetti in “I cavalli di Monsignor Perrelli”. Nelle leggende metropolitane di Napoli il personaggio di Monsignor Perrelli,vissuto nel 1700 è una delle “maschere” più ricordate.?Le sue smemoratezze, i suoi peccati, di gola, le sue manie, le sue follie sono diventate con il passare degli anni oggetto di culto e occasioni di spettacolo. ?Più di dieci anni fa Peppe Barra e Lamberto Lambertini pensarono di ripropore la leggenda di Monsignor, inventando di sana pianta un personaggio nuovo da mettere accanto a Perrelli: un’idea banale ma che nessuno aveva avuto prima. Chi vive in simbiosi con un Monsignor, seguendolo fedelmente fino alla morte? Ma che domande! E’ la sua governante, la serva devota che Alessandro Manzoni nei “Promessi Sposi” immortalò nella serva di don Abbondio cioè in Perpetua, nome che diventò per antonomasia la fedele serva di tutti i Monsignore. Accanto a Monsignore crearono quindi Menica, la perpetua pettegola, tenera, affettuosa, vigile, brontolona, golosa come il suo padrone, plebea, nella sua sana saggezza.? Ecco che nacque nel 1991 una coppia di maschere indimenticabili per il teatro napoletano: Perrelli (Trampetti) e Menica (Barra).?

Sabato 29 febbraio, ore 20.30 e domenica 1 marzo, ore 18.30, torna la comicità partenopea di Carlo Buccirosso in “La rottamazione di un italiano perbene” Alberto Pisapìa, ristoratore di professione, gestisce un ristorante di periferia ormai sull’orlo del fallimento! Sposato con Valeria Vitiello, donna sanguigna dal carattere combattivo, è padre di due figli Anna e Matteo, la prima anarchica e irascibile, l’altro riflessivo e pacato. Alberto vive ormai, da quasi quattro anni, una situazione di grande disagio psichico che negli ultimi tempi ha assunto la conformazione di un vero e proprio esaurimento nervoso! Difatti, un pò a causa della crisi economica del paese e della propria attività di ristorazione di riflesso, e anche a seguito di una serie di investimenti avventati consigliati dal fratello Ernesto, suo avvocato e socio in affari, Alberto si è ritrovato a dover combattere una personale disperata battaglia contro gli attacchi spietati dell’Equitalia che, con inesorabile precisione lo colpisce quasi quotidianamente nella quiete della propria abitazione, ormai ipotecata da tempo, con cartelle esattoriali di tutti i tipi, di tutti generi, di svariate forme e consistenza!… E ben poco sembra poter fare l’amore quotidiano di sua moglie Valeria e dei suoi due figli, tesi a recuperare la lucidità di Alberto attraverso l’illusoria rappresentazione di una realtà ben diversa da quella che logora ormai da tempo la serenità dell’intera famiglia Pisapia.

Martedì 10 marzo, una signora del teatro italiano Nancy Brilli in  “A che servono gli uomini?” ore 20.30. Una commedia musicale scritta da Iaia Fiastri, commediografa di successo e storica collaboratrice della premiata ditta “Garinei e Giovannini”. Nancy Brilli, attrice di gran talento,  interpreta Teodolinda, Teo per gli amici, una donna in carriera stufa del genere maschile, che si definisce soddisfatta della sua vita da single ma rimpiange di non aver mai avuto un figlio.Un  giorno scoprirà che il suo vicino di casa (un giovane imbranato con le donne) lavora presso un istituto di ricerche genetiche dove si pratica l’inseminazione artificiale. Con il pretesto di una visita all’istituto, Teo ruberà la provetta numero 119, riuscendo a diventaremadre senza avere i fastidi di un rapporto con l’altro sesso. Durante la gravidanza, spinta dalla curiosità, cercherà però in tutti i
modi di conoscere il nome del donatore, e con uno stratagemma riuscirà a scoprirlo. Ed
ecco il colpo di scena! L’uomo è Osvaldo, quarantenne che vive ancora con la madre, dai
modi rozzi e con una grande considerazione di sé stesso. La scoperta innescherà una
serie di situazioni comiche e offrirà numerosi spunti di riflessione sul ruolo attuale della
donna, sempre più emancipata ma in costante conflitto con i dogmi della società civile.

Venerdì 20 marzo, ore 20.30 e sabato 21 marzo, alle ore 20.30,  una produzione inedita firmata L'Altro Teatro regia di Max Mazzotta “Follia” di Shakespeare. Un'indagine poetica ed originale sulle tematiche della tragedia shakespeariana, concentrando l'attenzione sul sottile legame tra amore e follia che costituisce il nucleo centrale del Macbeth e di Romeo e Giulietta. I due drammi possono essere letti come un'unica riflessione sullo stesso tema, la follia e la perversione che l'amore può generare. L'apparente contrapposizione di tragico e comico rende l'indagine sui personaggi più lucida ed approfondita, offrendo ad un pubblico giovane un approccio accessibile all'universalità del teatro di Shakespeare. La rappresentazione contemporanea delle due tragedie diventa possibile grazie alla molteplicità dei diversi linguaggi. Una miniera di possibilità è offerta dal doppio ruolo che ciascun attore è chiamato ad interpretare nell'intreccio dei due racconti; se vedere Macbeth nei panni di Mercuzio riesce quasi a farci perdonare le sue atrocità, vedere Lady Macbeth nei panni di Giulietta, ci fa riflettere su come può diventare crudele il senso poetico di un amore.

Lunedì 23 marzo, ore 20.30, l’esordio, dunque, con il concerto “Le Vibrazioni” (fuori abbonamento). Dopo il tour estivo Le Vibrazioni tornano in concerto per la leg autunnale ed invernale nei teatri italiani. La serie di concerti si chiamerà “Le Vibrazioni In Orchestra di e con Beppe Vessicchio” e vedrà la prima volta il rock di una delle più famose band del panorama musicale italiano mischiato alla musica classica: uno show unico nel suo genere, in cui il gruppo capitanato da Francesco Sarcina presenterà le hit della carriera in una chiave inedita, con nuovi arrangiamenti ideati e realizzati per l’occasione dal Maestro Beppe Vessicchio.

Sabato 28 marzo, ore 20.30 e domenica 29 marzo, ore 18.30  un altro grande comico napoletano Biagio Izzo in “I tartassati dalle tasse”. Quante volte anche la nostra coscienza di pur buoni ed onesti cittadini ha segretamente partorito concetti del genere? Sarà costretto improvvisamente a domandarselo anche Innocenzo Tarallo, 54 anni ben portati, napoletano, imprenditore nel settore della ristorazione: il classico “self made man”, che da nipote e figlio di baccalaiuolo si ritrova ora proprietario orgoglioso di un ristorante internazionale di sushi all’ultima moda. E che dopo tanti sacrifici avrebbe voluto ora godersi anche un po’ la vita; magari anche grazie a qualche piccola “furbizia” di contribuente, E che si ritroverà invece in balia di mille peripezie e problemi. Soprattutto costretto a risolvere il quesito che angustia la stragrande maggioranza di noi: come è possibile che due parole che da sole evocano così tanta bellezza: “Equità” e “Italia”, quando si uniscono si contraggono dolorosamente come chi è in preda alla più dolorosa delle coliche addominali?

Gran finale Martedì 21 aprile, alle ore 20.30, il brillante show “W le donne” con l'esilarante Riccardo Rossi. La donna è la prima persona che conosciamo al mondo! Maschi o femmine è uguale: è sempre lei il nostro primo incontro. Ma se le bambine crescendo diverranno sempre più “colleghe” della madre (prima o poi faranno un figlio anche loro) i maschi si ritroveranno per tutta la vita a fare i conti con “quell’essere” che li ha generati. Ma i ruoli nel corso degli anni cambieranno, dopo la madre conosceranno la tata, la sorella, la nonna, la maestra, la fidanzata, la moglie, la figlia e così via, senza dimenticare ovviamente la più temuta: la suocera! Grazie a tutti questi incontri con le donne nel corso della sua vita, all’uomo non resterà altro che fare l’unica cosa che non avrebbe mai voluto: crescere. Riccardo Rossi ci racconterà tutti i dettagli di questo viaggio con la piena consapevolezza della loro schiacciante superiorità. Anche perché come diceva Groucho Marx: “Gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta…”.

 


di Redazione | 28/11/2019

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