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L’ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha investito il basso Jonio cosentino non ha risparmiato neanche Mandatoriccio. Una tromba d'aria ha colpito duramente una località della zona Marina. Si tratta di contrada Aprocello, una zona residenziale in cui vi abitano stabilmente, anche nel periodo invernale, diverse famiglie del luogo. Non solo paura, ma anche danni materiali. Nella giornata di lunedì 18 novembre le persone che hanno subìto conseguenze ai propri immobili si sono riunite per fare sintesi sui provvedimenti da adottare, ma soprattutto per chiedere aiuto alle autorità competenti. La necessità oggettiva di un intervento immediato da parte delle istituzioni preposte – hanno evidenziato con forza e al contempo con grande dignità -  a dare un supporto concreto a chi in questo momento chiede sostegno per i problemi causati da una calamità naturale. Il parroco della parrocchia “San Giuseppe operaio”, don Michele Romano, sta restando vicino alle famiglie che hanno visto, in pochi minuti, danneggiamenti di vario genere alle proprie abitazioni. La stessa comunità parrocchiale ha pianificato per domenica prossima, 24 novembre, alle ore 17, una fiaccolata di ringraziamento al Signore, per aver custodito le vite umane. Era la notte tra l’11 e il 12 novembre, quando, a mezzanotte e cinquanta un forte boato ha svegliato i residenti. Usciti fuori casa si sono subito resi conto della gravita della situazione. Alberi, totalmente sradicati, sono caduti in mezzo alla strada, si registrano vari danni ai tetti, con tegole letteralmente volate via. Autovetture con i vetri infranti. Dai giardini è volata via qualsiasi cosa, anche vasi di cemento con le piante e tavoli in legno abbastanza pesanti. Suppellettili sono state scaraventate a centinaia di metri di distanza. Molti detriti sono arrivati sulla spiaggia. Sul posto, allertati dagli abitanti del luogo, sono giunti immediatamente i Vigli del fuoco di Cirò Marina e i Carabinieri di Mandatoriccio. A una famiglia che risiede in Via Pisa la tromba d’aria ha asportato una parte del tetto di copertura della propria abitazione. Proprio la parte sovrastante la camera da letto. Per fortuna l’intero nucleo familiare stava dormendo al piano terra dell’immobile, altrimenti, i danni sarebbero stati di una gravità completamente più ampia. Nei giorni immediatamente successivi la famiglia, marito, moglie e un bambino di due anni, grazie al buon cuore dei cittadini del posto, è stata ospitata presso i propri vicini di casa, in seguito è riuscita a fare ritorno nella propria abitazione. Ora, però, si sta facendo la conta dei danni, quindi, la richiesta di vicinanza da parte delle istituzioni preposte.(Anto.Iapi.)