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Crosia (Cosenza) - Associazione “Valle del Trionto Mtb”, tre anni e mezzo di emozioni


Ha tre anni e mezzo di vita, ma è ricca di esperienze già realizzate e da svolgere nel prossimo futuro. I suoi componenti mirano al rispetto dell’ambiente e alla socializzazione. Si tratta dell’Associazione sportiva dilettantistica “Valle del Trionto Mtb”. Il sodalizio, presieduto da Gianpiero Muraca, è stato costituito nel 2016. Complessivamente conta 28 iscritti. Sono tutti amanti della natura, dello sport e della bicicletta mountain bike in particolare. Hanno un ottimo rapporto fra di loro. Tante le iniziative già svolte che stanno consentendo ai  partecipanti di effettuare esperienze uniche, a contatto diretto con la natura”. Per Gianpiero Muraca  “la Mtb rappresenta uno sport che avvicina l'uomo alla natura e, al contempo, lo mette alla prova, con le sue salite e le sue ripide, a volte, pericolose discese. Sono impagabili – ha concluso il presidente Muraca - le giornate trascorse insieme, nelle uscite domenicali. Escursioni tranquille dedicate al gruppo, alla ricerca di posti nuovi e all'amicizia sempre più profonda. Vera. Sentita”. A giudizio di Giuseppe Rizzuti,  “la mountain bike è un’esperienza che consente di scoprire posti naturali difficilmente raggiungibili con un mezzo a motore, oltre che uno sport dove la fatica e il sudore aiutano anche a mantenersi in forma fisica. Aiuta la muscolatura a mantenersi allenata, senza trascurare che permette di stare in  gruppo, scambiare opinioni e confrontarsi”. Bina Curia ha scoperto la bici in tarda età e ha appurato che "andando in mountain bike si ha prima di tutto una  sensazione di libertà. “Si possono vedere posti bellissimi raggiungibili solo con la bici. Così belli che  restano impressi nella mente molto più che andando in auto. Certo – ha aggiunto - si prova la fatica della salita, le prime volte si pensa di non farcela, ma poi ci si accorge che, con costanza e allenamento, si riesce con molta soddisfazione”.  Graziella Abruscia ha fatto notare di aver iniziato ad andare in mountain bike per caso, “affascinata dalle foto che il presidente Muraca postava sui social. Ho voluto provare ed è diventata una passione. Incantata dalla scoperta di posti che difficilmente avrei potuto vedere se non avessi intrapreso questa esperienza sportiva. Ogni uscita con il gruppo è un trasporto emozionale che coinvolge cuore e mente. Passione e controllo fisico nell' affrontare le difficoltà di una salita o di un percorso sterrato”.  Serafina Curia ha riferito che con la mountain bike prova “delle sensazioni uniche: come se fossi una farfalla – ha detto - che vola libera per il suo percorso”.  Francesco Caputo ha raccontato che andare “in gruppo con la bici offre l’opportunità di una sensazione di svago e di reale spensieratezza”. Francesco Fazio, invece, ha evidenziato prevalentemente l’azione socio-antropologica: “Andare in mountain bike è un momento di aggregazione con amici che condividono la mia stessa passione. La possibilità di immergersi nella natura incontaminata. Si ammirano luoghi sconosciuti, casali e borghi antichi, il più delle volte disabitati. Ogni uscita è una nuova avventura”. Maurizio Pometti ha fatto notare che “andare in mtb, dove non c’è traffico, rigenera corpo e spirito”.  (Ant. Iap.)


di Redazione | 08/11/2019

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