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Cariati (Cosenza) - Le quinte classi dell’Istituto superiore incontrano il comandante dei Carabinieri Sganzerla


Rispettare le leggi, capire il significato delle regole e il loro valore, comprendere quanto sia importante il rispetto della legalità: tutte tematiche al centro dell'incontro che gli allievi delle quinte classi dell’Istituto di istruzione superiore Cariati, guidato dal dirigente scolastico Sara Giulia Aiello, hanno avuto nei giorni scorsi con l'Arma dei Carabinieri.

Anche quest’anno, infatti, nell’ambito dell’orientamento in uscita organizzato per le classi quinte, il prestigioso Istituto del basso ionio cosentino, ha inteso organizzare una ricca serie di incontri con quanti, nell’ambito universitario e del mondo del lavoro, possono contribuire a chiarire agli allievi lo scenario post-diploma. E in tale contesto, anche l’Arma dei carabinieri ha voluto dare il suo contributo attraverso chiarimenti offerti dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Rossano, il capitano Carlo Alberto Sganzerla che, in due momenti separati,  ha incontrato  prima gli studenti delle quinte classi degli Istituti cariatesi (LICEO, ITI, IPSEOA). Dopo i saluti della Ds Aiello, che ha fortemente voluto l’incontro e per la quale “queste giornate di confronto con il mondo universitario e lavorativo sono importantissime, perchè mirano a creare una sempre maggiore continuità tra scuola superiore, università e lavoro”,  il Cap. Sganzerla ha illustrato agli alunni le opportunità lavorative e di formazione in seno all’Arma dei Carabinieri. L’Ufficiale ha tracciato un profilo storico-sociale della Benemerita, sottolineando l’importante ruolo svolto dai Carabinieri in una società in continua evoluzione, nonché i percorsi che permettono l’accesso a questa nobile professione. Tre i percorsi disponibili per i giovani che intendono accedere ai test di ammissione, a seconda del grado di competenza del profilo richiesto: Ufficiale, Maresciallo, Carabiniere. Il primo, articolato in più prove, consente di accedere alle prestigiose Accademie per gli Ufficiali di Modena e di Roma, all’interno delle quali è possibile proseguire gli studi universitari, grazie ai protocolli sottoscritti con importanti atenei italiani, quali le Università di Tor Vergata e di Firenze. Il secondo percorso, per i Marescialli, prevede sempre una serie di test, ma con un grado di difficoltà minore rispetto al percorso Ufficiale, al termine del quale gli aspiranti entrano nella Scuola Marescialli di Firenze e possono proseguire gli studi universitari triennali e eventualmente possono accedere anche alla Laurea Magistrale. Il terzo percorso per Carabinieri, consta in una serie di test mirati ad un tipo di formazione sulle competenze quotidiane che un carabiniere deve dimostrare su un territorio. L’ufficiale che ha trattato inoltre, con l'autorevolezza necessaria le tematiche proposte ha stimolato testimonianze e domande da parte dei giovani interlocutori che, molto coinvolti, hanno dimostrato di aver intrapreso un significativo percorso di crescita, rendendosi protagonisti anche attraverso la partecipazione attiva. Molti e interessanti infatti i quesiti posti dagli allievi, ai quali il Cap. Sganzerla ha risposto con linguaggio chiaro ed esaustivo, avvalendosi anche di proiezioni video e risorse digitali visionabili sul sito www.carabinieri.it.

L’Ufficiale ha sottolineato inoltre l’importanza dello studio, della comunicazione efficace e della diffusione della cultura, senza tralasciare la conoscenza approfondita delle lingue, a carattere obbligatorio l’Inglese nel test per gli Ufficiali e di recente introduzione anche l’Arabo. “I Carabinieri sono l’unica Forza Armata italiana che ha competenza nelle delicate missioni estere. Essere competenti, aggiornati e avere una mentalità aperta sono requisiti fondamentali” ha concluso l’ufficiale, “ma bisogna anche credere nelle proprie forze e perseverare nella qualità dello studio”. Legittimamente soddisfatta la Dirigente Aiello, ha ringraziato il Comandante Sganzerla per il qualificato e puntuale intervento: “questi momenti di confronto con il mondo universitario sono fondamentali per gli studenti - ha affermato -  perché favoriscono una scelta professionale consapevole da parte loro, aiutandoli  a comprendere quali sono le occupazioni realmente utili e disponibili nel mercato attuale e nel nostro territorio: questa è la scuola che vogliamo - ha chiosato la DS -  competente, viva e pronta ad accogliere ogni opportunità di formazione come un dono”.

 


di Redazione | 07/11/2019

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