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di LETIZIA GUAGLIARDI - È il capolavoro della produzione libraria e artistica bizantina, un “unicum” di valore inestimabile. Dei sette codici miniati orientali esistenti nel mondo il Codex Purpureus Rossanensis (custodito a Rossano) è il più ampio, il più prezioso, il più importante, il più antico e meglio conservato.

Questo libro misterioso ed arcano in quindici secoli di vita ha attraversato epoche, ha superato incendi, saccheggi, negligenza, smembramenti, ingiurie del tempo e delle condizioni climatiche ed è arrivato da noi, in Occidente… quando? In che modo? E chi lo ha commissionato? Chi lo ha realizzato?

Sono domande alle quali, ancora oggi, scienziati, studiosi, storici e archeologi di tutto il mondo non sanno dare una spiegazione unanime. Soprattutto una domanda rimane senza risposta: che fine hanno fatto le pagine mancanti?

Giulia, una ragazza anche lei sfuggita a un passato misterioso, mentre restaura una parete di un’antica chiesa ritrova il frammento di una pergamena. Che appartenga proprio alle pagine che mancano al meraviglioso Evangelario conservato dal 1952 nella Cattedrale di Rossano, in Calabria? Subito dopo, trova anche i due libri mancanti del Codex, quelli che tutto il mondo crede siano andati distrutti in un incendio. È toccato proprio a lei il privilegio di svelarne il mistero dopo 1500 anni?

Sono sei anni che lei vive nascosta, sotto falso nome. Restituire questo capolavoro significherebbe svelare anche la sua vera identità.

Sono sei anni che sta attenta a non innamorarsi di nessuno perché ciò metterebbe in pericolo un’altra vita, oltre alla sua. Dopo aver trovato i due libri mancanti, però, Giulia trova anche l’amore.

Riuscirà a restaurare la parete della chiesa e il suo cuore in frantumi? Ce la farà a portare  i due preziosi volumi  a Rossano e Valerio nella sua vita?