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Cosenza (Cosenza) - L’Istituto Pezzullo-Quasimodo-Serra ha realizzato la rassegna “Dal dialogo….fiaccole di pace”


L’Istituto d’istruzione superiore Pezzullo-Quasimodo-Serra ha ideato la rassegna dal titolo “Dal dialogo…fiaccole di pace”.

Nella sua prima edizione, lo scorso mercoledì 30 gennaio, si è soffermato sul dialogo interreligioso, che vede impegnati ebrei e cristiani di varie denominazioni alla ricerca di un rapporto di amicizia stabile e che insieme diventano promotori di fermenti di pace in tante parti del mondo.

All’evento hanno preso parte ospiti illustri del mondo universitario, studiosi di storia, critici d’arte e promotori di cultura religiosa del dialogo.

Alcuni alunni hanno eseguito brani musicali e momenti di danza artistica. Gli alunni delle classi quarte individuate accompagnati dai docenti hanno partecipato all’evento.

L’obiettivo della Rassegna è favorire il dialogo multietnico e multiculturale, attraverso la promozione di diverse giornate di pace e fratellanza, incontro con rappresentanti di altre religioni.

Alto l’obiettivo dell’iniziativa, che mira a sensibilizzare la comunità scolastica ad esercitare l’integrazione tra i popoli attraverso l’arte, la musica, la storia e la civiltà, senza aver paura della diversità, esercitando il confronto e il dialogo per conoscere e conoscersi,  convivere nelle varie culture globali.

La giornata si è aperta con l’ingresso delle alunne: Enrica Li Trenta, Brigida Calabrese e Ludovica Mancuso che hanno interpretato il ruolo di 3 donne ebree deportate, che non hanno mai abbandonato la speranza di tempi di pace, di vita e di gioia e li luce. Il loro momento artistico termina con l’accensione di 3 fiaccole che simboleggiano il trionfo della vita, nonostante tutto! Il momento è stato accompagnato dalle note del brano Auschwitz di Guccini, voce solista Giuseppe Ricca e pianoforte Francesco Taverniti.

Il Dirigente Scolastico prof.ssa Rosita Paradiso nel suo saluto ai convenuti ha sottolineato la finalità dell’iniziativa appena nata e che vedrà diversi eventi, con protagonisti del mondo religioso e non solo, incentrati sul dialogo interreligioso e l’accoglienza del diverso da noi.

La prof.ssa Sara Giulia Aiello ha sottolineato che l’evento del 30 gennaio appunto affonda le sue radici nel rapporto tra Ebrei e Cristiani. Risulta chiaro che le due religioni vivono fianco a fianco per lo più in pace, con un forte interdialogo a diversi livelli per sottolineare il comune patrimonio storico, la continuità religiosa ed insieme, cristiani ed ebrei, cercano di coesistere riconoscendo il fatto che entrambi adorano lo stesso Dio Onnipotente e cercano di rendere il mondo migliore.

Il Presidente del Centro di Ricerca sulle Migrazioni con sede all’UNCAL, dott. Pantaleone Sergi, dopo aver ribadito l’importanza di custodire documenti e archivi, ha evidenziato che oggi occorre, soprattutto con le giovani generazioni, recuperare la memoria per rendere vivo il ricordo di ciò che è accaduto in passato, ma soprattutto per evitare che il tutto possa ripetersi occorre anche eliminare ogni sorta di pregiudizio e di indifferenza. Nel suo intervento attraverso la lettura della poesia Prima vennero..., del pastore Martin Niemöller  ha evidenziato i pericoli dell’apatia politica, e come essa alle volte inizi con un odio teso ad impaurire obiettivi che, in alcuni casi, finisce per andare fuori controllo.

A questo punto è intervenuto il prof. Ferraro Giuseppe per conto dell’ICSAIC (Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea) e dottore di ricerca presso l’Università di San Marino. Ferraro ha illustrato ai ragazzi, con l’ausilio di immagini, come nasce il pregiudizio e come può diventare un virus contagioso.

La presenza del critico d’arte dott.ssa Raffaella Buccieri ha permesso di scorgere, attraverso diverse opere sulla Crocifissione del Cristo di artisti famosi come Marc Chagall, Moshe Hoffmann e Renato Guttuso, i segni di continuità tra il mondo ebraico e quello cristiano e come si può portare avanti un cammino di pace, diventando scuole di rispetto e di dialogo con gli altri gruppi etnici o religiosi, imparando a superare le tensioni, a promuovere rapporti equi e pacifici tra i popoli e i gruppi sociali, come suggerisce Papa Francesco.

Don Dario De Paola, direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso ha invitato tutti ad imparare a dialogare in modo chiaro, cordiale e sincero, rispettoso, senza maschere. Attraverso il racconto di due storie (l’incontro di Gesù con Zaccheo e Luigi e il bulbo di tulipano) ha catturato l’attenzione e l’empatia dei ragazzi. Ha poi ribadito che tutti abbiamo dei diritti nativi e che dobbiamo esercitarli e metterli insieme per il fine ultimo: la fraternità universale! Quindi lo stare insieme assume un significato nuovo, in quando è proteso verso un ideale piò alto!

Durante la manifestazione sono state proiettate le slide dei lavori artistici realizzati dalle classi dell’Istituto dopo aver riflettuto sul tema della giornata. Grande commozione di tutta la platea durante l’esecuzione del brano musicale La vita è bella con voce solista Teresa Pucci ed accompagnamento al pianoforte di Luigi Naccarato.

Il Dirigente Paradiso a conclusione dell’evento ha manifestato la sua gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento ed il suo impegno a coordinare altri momenti di riflessione che possono diventare altre fiaccole per illuminare situazioni difficili e costruire ponti di pace e di fraternità a partire dalla comunità scolastica.

 


di Redazione | 05/02/2019

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