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Un atto vandalico si è consumato nella villetta/aiuola di Via Alcide De Gasperi, angolo Via Castello. Spaccata la fontanella ivi collocata. Un gesto che ha lasciato sgomento nella comunità, considerato ciò che questa fontanella rappresentava. Per meglio comprendere la vicenda bisogna partire da quando i coniugi Raffaele Serrano e Achiropita Graziani, dopo la morte della propria figlia Maria, di appena 15 anni, avvenuta nel 2010, allo scopo strutturare l’opportunità di un ricordo indelebile della ragazza nella comunità sociale in cui è vissuta, hanno deciso di rispondere al bando indetto dal Comune di Crosia “Adotta un’aiola”. Dopo aver seguito l’apposito iter burocratico, ai coniugi Serrano è stata assegnata un’aiuola di fronte la loro abitazione in via De Gasperi. Da quel momento i due affranti genitori, nonché cittadini crosioti, si sono presi cura, in maniera sistematica dell’aiuola. Al suo interno, fra l’altro, hanno fatto apporre una stele, con una frase ricordo, e una fontanella. Nei giorni che hanno preceduto il Capodanno, il signor Serrano, facendo un sopralluogo per provvedere al taglio delle erbacce cresciute nell’aiuola, si è accorto che c’era qualcosa che non andava: la fontanella era stata spaccata. Un colpo al cuore per un genitore che ha fatto posizionare quella struttura in ricordo della propria figlia scomparsa prematuramente. Non si tratta di un problema di carattere economico, ma di urtare la suscettibilità di una famiglia già colpita da un tragico evento. La famiglia Serrano aveva adottato con amore la piccola e semplice “villetta”, in ricordo della cara Maria. Un gesto semplice, ma ricco di significato, quello effettuato da un papà e da una mamma nei cui occhi si legge l’amore verso la propria figlia che non c’è più. A volte sono le azioni più semplici che, se realizzate con sentimento di amore, rendono la nostra esistenza meno effimera. Sicuramente il signor Serrano farà sostituire la fontanella. Ma è proprio da quest’ultimo che giunge l’invito a un maggiore senso civico, rispettando l'ambiente in cui viviamo. Il bisogno di essere più responsabili delle nostre azioni. La città è di tutti. Dunque, il monito ad acquisire un atteggiamento consono a ogni buon cittadino e abitante di questa comunità, impostato sui valori della civiltà e del rispetto verso gli altri e verso i beni pubblici e privati.