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Rossano (Cosenza) - Almeno una volta


di LETIZIA GUAGLIARDI - Io la penso così: almeno una volta al giorno devo fare qualcosa che mi fa stare bene e cercare di evitare quello che mi fa stare male. Sei anche tu fra quelli che hanno una lista di cose da fare ogni giorno… la “to do list”? Nel libro “Sulla linea… la mia vita dietro le sbarre” Francesco, il protagonista, a pag.206 descrive la sua lista: Ecco la mia lista delle cose da fare ogni giorno (non tutte, ma qualcuna sì):

-Pronunciare parole edificanti o di incoraggiamento

-Trovare ogni giorno almeno un motivo per sorridere

-Leggere

-Scrivere

-Sognare/immaginare

-Ascoltare buona musica

-Fare una “puntatina” sull’isola che non c’è

-Pregare (per me e per gli altri)

-Praticare atti di gentilezza

-Prendermi cura della mia piantina di fagiolo

Ognuno di questi propositi rappresenta una linea e leggerli, ogni mattina appena alzato, mi dà un valido motivo per iniziare la giornata. Controllare quante linee sono riuscito a spuntare, ogni sera, mi dà un altro motivo per andare a letto.

Se si vuole, si può anche fare una lista delle cose da non fare, la “do not list”. Questa è la mia personale:

–non lasciare che la navigazione in Internet duri più di quanto abbia stabilito (venti minuti al giorno);

–non permettere che la rabbia sedimenti e cresca dentro di me, moltiplicandone così i danni: basta una giusta e sana indignazione;

–non consentire che qualcosa “oscuri” il mio viso: “Il vento del nord genera pioggia e la lingua che sparla di nascosto fa oscurare il viso”;

–non fare alcunché per rivalità o vanagloria;

–non parlare con una lingua bugiarda;

–non fare attese superflue;

–non sprecare i miei “doni”;

–non farmi abbattere dalle delusioni e dai fallimenti;

–non incamminarmi mai su un sentiero di mediocrità;

–non tralasciare nessuna buona occasione;

–non farmi intimorire da un progetto molto importante: il coraggio viene facendo.

Che differenza c’è tra una lista delle cose da fare e una di quelle da non fare?

La prima ci aiuta a migliorare, la seconda ci evita di perdere tempo e non ci fa sprecare energie in cose che ci distolgono dai nostri obiettivi. Entrambe ci fanno vivere sereni.

Perciò, almeno una volta al giorno (per cominciare!) attingiamo dalle due liste: i benefici non tarderanno ad arrivare.

Ci sono sette giorni per fare ciò che ci proponiano e… un giorno non è uno di questi.

E tu… ce l’hai la tua To Do List (o la Do Not List)?


di Letizia Guagliardi | 22/08/2018

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