di LETIZIA GUAGLIARDI - La Rassegna “Il libro…mio amico” si è conclusa il 7 giugno scorso con il bel pomeriggio di premiazione nel Palateatro di Mirto, offerto e presentato da Antonio Iapichino, il sociologo e giornalista che ne è stato anche il curatore.
Perchè una premiazione alla fine di un progetto già bello e utile di suo?
Perchè – secondo me – è educativo premiare dei ragazzi che hanno fatto un buon lavoro, che hanno dimostrato di svolgerlo con piacere, si sono anche divertiti e hanno dato il meglio di sè.
Nei mesi scorsi ho visto il luccichìo dell’entusiasmo negli occhi dei miei studenti di IV A E (dell’ITIS “E. Majorana”) quando il loro prof di Italiano, Vincenzo Talarico, ha proposto la lettura del libro “Sulla linea… la mia vita dietro le sbarre”.
Ne ho percepito la soddisfazione nello scoprire, dopo la lettura, cose inaspettate; ne ho gustato la sempre più crescente curiosità quando ricercavano quello che si celava fra le righe, tra una frase e l’altra, dietro le parole di Francesco (il protagonista della storia) e sono stata felice quando facevano domande alla loro prof di Religione, Rita Capristo e anche a me, per quel che riguarda i retroscena e le varie fasi della scrittura, fino ad arrivare alla pubblicazione ed oltre.
I miei alunni erano quindi sempre più motivati, cioè mossi all’azione, e tutto ciò ha portato notevoli benefici: incoraggiamento a perseverare fino alla meta – soddisfazione nel riconoscere il valore e l’utilità di questo compito – veder crescere la propria autostima – riconoscere che, in un lavoro di gruppo, il proprio contributo vale quanto quello degli altri – energia positiva che suscita la volontà di affrontare nuove, piacevoli sfide.
Il loro progetto di lettura è arrivato in porto, lo scorso 24 maggio, carico di varie attività: riflessioni, domande, lettura di una selezione di brani, video.
L’anno scolastico, anche questo, è arrivato a destinazione… ieri.
Abbiamo realizzato tanti bei progetti, abbiamo viaggiato, abbiamo visitato interessanti realtà imprenditoriali del nostro territorio, abbiamo colto ogni buona opportunità che ci si è presentata davanti, altre ce le siamo andate a cercare. Qualche volta abbiamo vinto, altre volte abbiamo perso… di sicuro abbiamo imparato qualcosa di nuovo, ogni volta.
Tutto sommato… un anno scolastico abbondante, utile e divertente.
Ora quello stesso vento gagliardo si sta lentamente placando per darci riposo e ristoro. Ma lo aspettiamo a settembre, di nuovo energico e vigoroso, per essere spinti verso nuove mete, altri porti.