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Crotone (Cosenza) - Banca popolare del Mezzogiorno: approvata la relazione semestrale


Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Mezzogiorno ha approvato nella seduta del 25 agosto scorso il rendiconto intermedio di gestione al 30 giugno 2010. In un semestre caratterizzato dal persistere di un quadro congiunturale sfavorevole, la Banca ha continuato a garantire un forte sostegno all’economia del territorio. Questo – riferisce testualmente una nota dell’Ufficio Marketing Strategico della Banca popolare del Mezzogiorno -  ha comportato la necessità di dover registrare maggiori accantonamenti e altresì di rinunciare ad una parte degli utili. L’utile del primo semestre del 2010 della Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A si attesta in € 3,7 mln, in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 66%. Ad incidere in modo determinante sul risultato intermedio sono i maggiori accantonamenti che la banca prudenzialmente ha inteso fare, tenendo conto della difficile situazione in cui molte imprese del territorio si sono venute a trovare. Grazie ai nuovi accantonamenti, al 30 giugno, la Banca realizza una copertura delle sofferenze pari al 65%, a tutela dei soci investitori dell’Istituto. Di converso, questi primi mesi di attività hanno consentito alla Banca una importante crescita nei volumi amministrati con riferimento sia alla raccolta che agli impieghi. L'espansione degli aggregati patrimoniali e dei servizi attesta la capacità della banca di inserirsi con successo nelle aree presidiate, quindi la professionalità del personale e la competitività dell'offerta commerciale. In tale ambito assume particolare rilevanza il sostegno finanziario alle imprese e alle famiglie attestato da una crescita dei finanziamenti nell’ultimo anno del 13,5% di cui il 4,6% nei primi sei mesi del 2010. Tale dato porta i crediti verso la clientela all’88% del totale dei fondi raccolti sotto forma di risparmio dal territorio. Anche il territorio continua a manifestare la sua fiducia verso l’Istituto essendo il numero dei soci cresciuto del 13,5% rispetto a giugno dello scorso anno e potendo così la Banca contare su un vasto corpo sociale composto di quasi 21.000 soci. Di seguito, sono evidenziate le principali grandezze patrimoniali rilevate al 30 giugno 2010 poste tutte a raffronto con i dati del bilancio della Banca al 31/12/2009 e al 30/6/2009. - Raccolta diretta € 2.985 mln. (+3,2% rispetto a dicembre e +6,4% rispetto a giugno 2009); - Raccolta indiretta € 1.179,7 mln. (+1,3% rispetto a dicembre e +9.1% rispetto a giugno 2009); - Raccolta complessiva da clientela € 4.164,8 mln. (+2,6% rispetto a dicembre e +7,4% rispetto a giugno 2009); - Crediti verso clientela € 2.531,8 mln (+4,6% rispetto a dicembre e +13,5% rispetto a giugno 2009); - Rapporto sofferenze nette/ impieghi 1,3% (invariato rispetto a dicembre e in leggera crescita rispetto a giugno 2009 quando era dell’1,26%); - Patrimonio netto - escluso il risultato di esercizio - € 339,3 mln. (+4,04% rispetto a dicembre e +4,5% rispetto a giugno 2009). Quanto alle risultanze reddituali, il livello particolarmente basso dei tassi ha determinato una contrazione del margine di interesse, pressoché compensata dall’eccellente andamento del comparto commissionale. I costi operativi sono cresciuti per effetto sia dell’aumento delle spese per il personale che delle spese amministrative, conseguenza dell’ulteriore espansione della Banca. Riportiamo di seguito i risultati della Banca (il raffronto è con lo stesso periodo dello scorso anno): - Margine di interesse € 43,5 mln (-14,46%); - Commissioni nette € 28,2 mln. (+41,9%); - Margine di intermediazione € 71,9 mln (-1,50%); - Risultato netto della gestione finanziaria € 60,6 mln (-8,78%); - Costi operativi € 51,7 mln (+7,34%); - Utile netto € 3,7 mln (-66,4%). Nonostante le criticità che contraddistinguono l’economia reale del 2010, la Banca ha proseguito nella sua politica di assunzione con 16 ingressi di nuove leve. Il personale al 30 giugno si compone di 958 unità. La rete distributiva si compone di 116 sportelli distribuiti sulle quattro regioni della Basificata, Calabria, Puglia e Sicilia.

di Redazione | 27/08/2010

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