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Crosia (Cosenza) - Vincenzo Beraldi ha compiuto cento anni. Giubilo nella comunità ionica


Tanta grande gioia a Mirto Crosia in occasione del centesimo compleanno di Vincenzo Beraldi. Nativo di Longobucco, classe 1917, ha vissuto per tanti anni nella frazione Ortiano, ma nel 1973, a causa del noto alluvione che ha colpito violentemente il piccolo borgo situato nel territorio comunale longobucchese, il signor Beraldì ha deciso di trasferirsi a Mirto. In quegli anni, molti degli alluvionati fecero una scelta analoga. Beraldi nella vita è stato un abile artigiano, era un calzolaio. Una figura tipica, soprattutto nelle piccole - medie comunità. Intanto,  verso i trent’anni, nello sparare un mortaretto, ha subìto un infortunio grave a una mano e a un occhio. Da allora il signor Beraldi ha proseguito la sua attività lavorativa aprendo una bottega di generi alimentari. Era sposato con Teresa Roberto, ha avuto sette figli, tre dei quali sono passati a miglior vita (Giacomo Giuseppe e Filomena) e Cesare, Mario, Vittoria e Giovanni. Nonno di tanti nipoti: 21 in linea diretta (figli dei figli) e 26 i figli dei nipoti. Insomma, complessivamente sono 47. In occasione del centesimo compleanno, familiari,  parenti e amici hanno ritenuto opportuno far festa per l’importante tappa del signor Vincenzo. Un giorno solenne, degno di questo nome, con tanto di banda musicale, la “Giacomo Puccini - Città di Crosia”,  guidata dal maestro Salvatore Mazzei. Per l’occasione il centenario ha ricevuto la visita di tanta gente, fra cui quella del parroco don Giuseppe Ruffo e del sindaco di Crosia, Antonio Russo, che a nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera cittadina ionica, oltre a un messaggio augurale personale e a un omaggio floreale ha consegnato una pergamena ricordo.  Una festa che è proseguita anche in chiesa, quella dedicata a San Giovanni Battista, nella zona sotto ferrovia di Mirto, la comunità parrocchiale a cui appartiene lo stesso Vincenzo Beraldi. Il parroco, don Giuseppe Ruffo, durante la Celebrazione Eucaristica domenicale, ha consegnato una targa ricordo al neo centenario che, durante i festeggiamenti ha interagito con i propri ospiti e si è prestato a farsi immortalare dai numerosi obiettivi delle macchine fotografiche e cellulari, in modo da conservare anche nell’immagine reale, oltre che nel cuore di ciascuno degli intervenuti, questi importanti momenti. Foto capaci di far ricordare in futuro questi momenti gioiosi, vissuti  in occasione di un compleanno importante di una persona che ha contribuito a creare la bella storia di due comunità: Longobucco e Mirto Crosia.

 


di Redazione | 19/12/2017

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