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Altomonte (Cosenza) - Grande successo per il concerto De Andre’ canta De Andre’


Ennesimo sold out per il sesto appuntamento del Festival Euromediterraneo di Altomonte.  Un grande evento  musicale per il sesto appuntamento del cartellone curato dal direttore artistico, Enrico Provenzano. Il poliedrico artista Cristiano De Andrè in “De Andrè canta De Andrè” – riferisce testualmente una nota di Raffaella Salamina - è stato acclamato dal pubblico, applausi a scena aperta nella suggestiva cornice dell’anfiteatro cittadino. Sul palco, insieme a Cristiano DeAndrè, quattro musicisti (Osvaldo Di Dio alle chitarre, Davide Pezzin al basso e contrabbasso, Davide De Vito alla batteria), coordinati da Luciano Luisi (già arrangiatore di Zucchero e Ligabue), al piano, tastiere e programmazione. La regia dello spettacolo è curata da Pepi Morgia già regista di tutti gli spettacoli di Fabrizio. Le canzoni di De Andrè sono qualcosa di più di un pezzo della storia della musica italiana, sono un’emozione che ha conquistato milioni di persone. Il concerto è, in realtà, una rilettura del canzoniere del padre in un omaggio unico e personalissimo. Cristiano De André, compositore e cantautore, scava nelle pieghe del repertorio di Faber e riparte per un viaggio meraviglioso fra i brani che hanno consegnato alla storia della musica e della letteratura italiana il nome di De André. In scaletta da “Megù Megùn” (che apre il concerti), a “Ho visto Nina volare”, “Don Raffaè”, “Cose che dimentico”, “Verranno a chiederti del nostro amore”, “Creuza de ma”, “Amico Fragile”, “La canzone di Marinella”, fino alla chiusura con “Il Pescatore”. Nei bis spazio all’unico brano scritto interamente da Cristiano, “Dietro la porta”, con cui si aggiudicò il secondo posto e il Premio della Critica nel Sanremo 1993. “De André canta De André” ha un’anima rock ed una più acustica e intimista, in cui Cristiano mostra tutta la sua abilità di musicista polistrumentista. Suona di tutto: dalla chitarra al bouzouki, dal violino al pianoforte e tastiere.  Cristiano non è solo un figlio d’arte. Diplomato al conservatorio, sale sul palco al fianco di suo padre Fabrizio nel 1980 a 18 anni, e non scende più, proseguendo con successo anche nella sua carriera solista. Un compagno di un’avventura dal vivo che rivive in questo nuovo viaggio musicale.

di Redazione | 18/08/2010

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