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Altomonte (Cosenza) - Festival Euromediterraneo, bagno di folla per Ermal Meta


Un trionfo di pubblico, presso il teatro C. Belluscio di Altomonte, per il primo appuntamento del Festival Euromediterraneo 2017. Ad alzare il sipario della kermesse, l’ormai noto cantautore e compositore albanese naturalizzato italiano, Ermal Meta, che ha sfoggiato il suo repertorio per quasi due ore ininterrotte di musica. Dal successo di  “Vietato morire”, canzone che lo ha condotto tra i finalisti di Sanremo e da cui prende il nome l’omonimo album 2017, sino ai pezzi a ritroso dell’album 2016 “Umano”; Ermal manda in delirio un pubblico composto da grandi e piccini, gli stessi che lo hanno atteso trepidanti di fronte ai cancelli del teatro sin dalle 15 dello stesso pomeriggio. Fisico asciutto e incarnato pallido, ciuffo ribelle e sguardo da sognatore; il segreto di Ermal Meta non risiede solo nel suo talento musicale, ma in una personalità carismatica e sofferente che riversa nei suoi testi interamente autobiografici. Tra una battuta scherzosa e una canzone, Ermal cerca un contatto immediato con i suoi fans in un’empatia che si instaura fulminea sull’onda delle sue melodie. Una voce morbida con cui modula a tratti un delicato e potente falsetto e un sound dal tocco leggero e appassionato nello stesso momento, esprimono quel linguaggio attraverso cui il cantante comunica il suo mondo interiore fatto di gioie, dolori, disagi e paure. Ermal si nutre e vive dei suoi testi, gli stessi che gli permettono di esorcizzare i mali presenti e passati della vita. “La musica è vita – afferma durante un’intervista  – e con la musica è possibile affrontare qualsiasi cosa, i momenti belli e i momenti brutti”.

Dal teatro alla musica, il programma del Festival Euromediterraneo proseguirà con l’esibizione di svariate maestranze artistiche:

Il 5 agosto Ettore Bassi calcherà le scene interpretando l’Anfitrione di Plauto, tragicommedia a soggetto mitologico, caratterizzata da un divertente intreccio di grossolani equivoci sul tema del doppio.

Il 7 agosto Corrado Tedeschi, volto noto della televisione italiana, interpreterà “L’uomo che amava le donne” facendo rivivere alcuni passaggi del capolavoro cinematografico di Truffaut, nei panni del protagonista Bertrande Morane, un ingegnere che dedica la sua vita all’amore infinito per le donne.

Il 9 agosto tante risate con Leonardo Manera, volto noto della comicità televisiva da Zelig a Colorado, che proporrà lo spettacolo “Italian beauty” un viaggio umoristico tra potenzialità e contraddizioni e tra bellezze e mostruosità del “Belpaese”.

Il 14 agosto ritornerà la musica con il concerto della “cantantessa” Carmen Consoli che fa tappa al Festival di Altomonte con il tour teatrale “Eco di sirene” portando in scena i suoi bellissimi racconti al femminile, accompagnata da una violinista e da una violoncellista.

Non mancherà poi la consueta Notte Bianca, in programma il 10 agosto, che animerà l’intero borgo, con musica, cultura, arte, danza ed enogastronomia tipica. Nei giorni successivi è la volta della “Festa della Terra”, evento finalizzato alla promozione del territorio e alla valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche e delle produzioni locali, che si svolgerà in contrada Casello nelle giornate 11 - 12 e 13 agosto e si concluderà con l’esibizione del gruppo musicale “I Garganesi”.

Il 17 agosto si torna al teatro “C. Belluscio” per assistere allo spettacolo di Biagio Izzo “È tutto un recito”, un monologo esilarante in cui risalta tutta la verve comica dell’attore napoletano.

A settembre si terrà la seconda parte del Festival Euromediterraneo di Altomonte, che si protrarrà fino all’autunno e vedrà in scena la musica del Divino Jazz, il “Premio Altomonte”, la Festa dell'Agricoltura, ma anche svariati incontri a tema, workshop e la summer school.

Un Festival, quello di Altomonte, che vuole continuare ad essere un luogo d’incontro e di crescita culturale dove il trasferimento delle conoscenze si rafforza non solo con le esibizioni artistiche, ma anche con le attività formative e di specializzazione (incontri a tema, workshop summer school) che si alterneranno per tutto il Festival agli eventi artistici in cartellone, nella prospettiva di un continuo trasferimento di conoscenze tipico delle “Connessioni Culturali” tema di questa trentesima edizione, conferendo così alla kermesse altomontese, nel suo complesso, carattere di completezza ed organicità.

In quest’ottica s’inseriscono le importanti partnership artistiche e istituzionali che consentono al Festival di connettere il mondo dell’arte e della cultura con la promozione turistica. Tra queste ricordiamo: il prestigioso Plautus Festival di Sarsina, giunto alla sua 57a edizione, riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Festival di rilevanza nazionale; la UILT (Unione Italiana Libero Teatro), l’AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), il Touring Club sezione di Cosenza, la FISDIR (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) e Leggoscrivo.com portale dedicato allo storytelling ed alla scrittura collettiva.

Il Festival nasce, infatti, nel lontano 1987 dalla brillante intuizione dell’allora Sindaco Costantino Belluscio e si è da subito distinto per la sua mission, mai mutata nel corso degli anni: essere punto di incontro di cultura in tutte le sue espressioni dal teatro alla danza, dalla musica alle arti visive; creando connessioni fra generi, territori e comunità.

Un evento che di anno in anno ha saputo testimoniare la grandezza e l’importanza della sua idea progettuale ed è riuscito a promuovere e favorire la conoscenza dei beni culturali di Altomonte, del suo territorio e dell’intera Calabria in una prospettiva nazionale ed internazionale.

Da qui nasce “Connessioni Culturali”, la tematica Festival di quest’anno volta a sottolineare l’obiettivo lungimirante  di perpetuare un’apertura verso varie forme espressive e contaminazioni di ogni genere, rimanendo un appuntamento imprescindibile per la promozione culturale della Calabria. Ne sono convinti il sindaco di Altomonte Giuseppe Lateano e il direttore artistico del Festival Euromediterraneo di Altomonte, Antonio Blandi. “Investire nella cultura non è mai un rischio. La cultura ci fa sognare e i sogni non hanno mai fatto male” – commenta Blandi. “Il segreto del Festival, diventato ormai un marchio di Altomonte – spiega il sindaco Lateano –  è sicuramente il nostro patrimonio culturale e archittettonico ereditato su cui si inserisce la volontà degli uomini che ci permette di anno in anno di fungere da contenitore culturale e attrattore turistico, creando un meccanismo di sviluppo del territorio”.


di Redazione | 01/08/2017

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