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Campana (Cosenza) - Fiera della Ronza, effettuare investimenti sulle potenzialità territoriali


Sono state diverse le azioni svolte durante la 553^ edizione della Fiera della Ronza. Una due giorni in cui si è rinnovato il tradizionale appuntamento con l’evento che da oltre 5 secoli e mezzo fa di Campana il punto di riferimento nel Mezzogiorno delle produzioni agroalimentari, dell’artigianato e della zootecnia. D’altronde, lo sviluppo sostenibile passa dal ritorno alla terra e dalla valorizzazione delle risorse naturali. Intanto durante il dibattito “Turismi, enogastronomia e marcatori identitari per ripopolare le aree interne, che ha concluso ieri la fiera, è emerso che il gap infrastrutturale e di collegamenti, che c'è e nessuno nega, che ha cause e radici antiche e che non potrà essere azzerato con una bacchetta magica dalla sera alla mattina, non può tuttavia diventare l'alibi per quanti hanno comunque deciso di rimanere in questa terra. Il sindaco di Campana, Agostino Chiarello ha ringraziato quanti hanno contribuito al successo dell’evento e ha colto l’occasione per ribadire l'appello ai suoi colleghi ad aderire al Mab Sila. All’incontro, coordinati da Lenin Montesanto, hanno partecipato anche il direttore del Gal Sila Francesco De Vuono, il direttore del Parco della Sila Giuseppe Luzzi, la responsabile del progetto Nostos – Marcatori identitari per i turismi Francesca Felice e la presidente del Parco della Sila e docente di marketing del turismo all’Unical Sonia Ferrari. Dalla declinazione al plurale dei turismi all’osservazione della nuova domanda che proviene da un turista più consapevole e interessato soprattutto alle aree interne; dalla sostenibilità ambientale alla necessità di stimolare senso di appartenenza e riappropriazione dell’identità nelle comunità locali, passando dal coinvolgimento del mondo della ristorazione e della ricettività rispetto ai temi del ritorno alla terra; fino alla necessità di costruire e condividere  un brand coerente e unico che veicoli un messaggio efficace prima all'interno, verso gli stessi residenti e poi all'esterno. Ottimismo è stato il filo rosso che ha accomunato gli interventi e le testimonianze diverse che hanno impreziosito il dibattito. Hanno portato il loro contributo anche i sindaci di Cropalati e Bocchigliero Luigi Lettieri e Giuseppe Santoro, il vicesindaco di Mandatoriccio Filippo Mazza, il Presidente del Consiglio comunale di Scala Coeli Justin Tursi, il giovane professionista Michele Laino,  Massimiliano Capalbo, imprenditore turistico e Cristiana Smurra, responsabile del Villaggio Slow food.


di Redazione | 12/06/2017

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