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di PAOLA PERRI - “Caregiver” (“colui che si prende cura”) è il  termine ormai di uso comune diventato urgente attualità perchè tocca una delicata parte del nostro vivere sociale: quella della cura dei malati, nel nostro Paese lasciata quasi esclusivamente ai familiari;  talvolta soli ad affrontare percorsi di assistenza difficili e dolorosi, specie quando non basta la cura della malattia dei nostri cari e l’assistenza diventa carente.

Tra tante emergenze in campo sanitario sabato scorso, 21 gennaio 2017, un altro passo di eccellenza è stato compiuto da un progetto territoriale che oltre la cura porta da anni nel territorio calabrese la cultura del prendersi cura della persona con difficoltà e della sua famiglia: è  il Progetto degli “Amicinfermieri”, organizzazione senza fini di lucro che dal 2011 persegue la finalità di solidarietà sociale e di sostegno alla famiglia nei settori dell'assistenza socio sanitaria, socio educativa, dell'istruzione e formazione a favore degli anziani, disabili, adulti e bambini, per prevenire, ridurre e rimuovere le situazioni di bisogno, di rischio, di emarginazione e di disagio sociale.

Dopo Belvedere e altri paesi dell’Alto Tirreno cosentino,  un’ altra sede è stata inaugurata nel Comune di Maierà a seguito di un momento di riflessione culturale dal titolo “L’importanza del volontariato nel territorio”

Belvedere Marittimo, Diamante, Buonvicino, Scalea, San Nicola Arcella, Praia a Mare, Tortora, Verbicaro,Grisolia, Belvedere Marittimo, Sangineto, Bonifati, Orsomarso, e da ieri Maiera',possono contare su un servizio domiciliare infermieristico e di affiancamento e sostegno alla famiglia nel processo di cura a 360°del paziente.

Assistenza, Affiancamento, Accompagnamento sono i tre pilastri chiave della missione di Amicinfermieri.

Nel 2011 Angelo Santise, presidente dell'Associazione, lascia "il posto fisso" per dedicarsi a questo progetto insieme a Marco Cauteruccio ed altri soci, che sul territorio dell'Alto Tirreno Cosentino è ormai divenuto un punto di riferimento e di coordinamento di attività assistenzialistiche e di supporto alla cura.

Amicinfermieri porta avanti un modello assistenziale a misura della persona,“relazionale”,  che pone al centro la persona e non la sua malattia, tenendo conto che la persona bisognosa di cure vive in un contesto familiare e comunitario, all'interno di una rete di relazioni e connessioni talvolta causa stessa della sua malattia.

Nasce per contribuire a dare risposte ai nuovi bisogni socio-sanitari della popolazione legati soprattutto all'allungamento della durata della vita, all'aumento costante delle malattie cronico-degenerative al sempre più crescente aumento di pazienti oncologici (o affetti da Alzheimer, demenza senile, malesseri psicologici), a tutte le varie forme di dipendenze (alcool, gioco, ecc).

Ma gli Amicinfermieri hanno un progetto ambizioso di cui farsi promotori: quello del tanto discusso Sistema innovativo di Assistenza sanitaria infermieristica territoriale. L'iniziativa vuole evidenziare l'utilità dell’azione infermieristica sul territorio estesa all’ambito domiciliare.

Il 90 % delle pratiche assistenziali di carattere sanitario nel territorio, infatti, sono di pertinenza infermieristica.

Non interferendo col servizio pubblico di erogazione delle prestazioni sanitarie “Amicinfermieri” costituisce una fondamentale azione complementare di supporto e affiancamento dell’assistenza sanitaria, andando oltre la cura della malattia e facendo del volontariato prima che della professione, un impegno sociale per una sanità più equa, efficace, competente, oltre la cura della malattia verso un “Sistema salute”.