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Longobucco (Cosenza) - Crolla un muro di contenimento in località Macrocioli. Ordinato lo sgombero delle abitazioni


E’ crollata una parte di muro di contenimento in località Macrocioli di Longobucco. Al momento non si registrano danni a persone o abitazioni. Ovviamente tanta la paura da parte cittadini del luogo. Il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio ha autorizzato il finanziamento di 50 MILA euro per la messa in sicurezza del costone. – è collassata una parte di muro in cemento armato realizzata alla fine degli 80. 

È quanto ha riferito al Sindaco Luigi Stasi il presidente della commissione ambiente regionale Mimmo Bevacqua, partecipando al sopralluogo effettuato ieri (venerdì 28) con il responsabile della Protezione Civile regionale Carlo Tansi, il responsabile dell’Autorità di Bacino regionale Salvatore Siviglia, Giuseppe Felicetti, responsabile dell’area tecnica comunale ed il direttore tecnico della Geoconsol s.r.l Franco Violo. 

Il Primo Cittadino ringraziando il consigliere regionale e il Governatore della Calabria, per la presenza e vicinanza dimostrate, esprime soddisfazione per la celerità e la competenza con cui i tecnici hanno effettuato il sopralluogo ed esaminato la grave emergenza che ha richiesto, tra le altre cose, l’immediato sgombero delle abitazioni.  

La frana è avvenuta alle ore 22,30 di giovedì 27. Il fenomeno ha coinvolto, dalla testata al fondo valle, un pendio costituito da conglomerati d’origine continentale. A causarla sono state le precipitazioni metereologiche, pari a circa 100 millimetri di pioggia, che si sono riversate tra le ore 12 e le 22. Tale fenomeno ha provocato il collasso di una parte di muro di rilevanti dimensioni, per un’altezza di 38 metri lineari, in cemento armato con tiranti, realizzato alla fine degli anni Ottanta.

Tale manufatto, nel corso degli ultimi decenni, aveva già evidenziato segni di cedimento,condizioni che si sono particolarmente accentuate nel corso del 2016. Questi ultimi eventi hanno indotto il responsabile dell’ufficio tecnico a predisporre un piano di monitoraggio finalizzato alla caratterizzazione del fenomeno per poter pianificare i relativi lavori di messa in sicurezza. 

L’impresa incaricata aveva avviato le operazioni di posa della strumentazione di monitoraggio e durante queste operazioni la sonda e le attrezzature di corredo sono state coinvolte dalla frana.

Il fenomeno, che al momento del sopralluogo effettuato ancora si presentava in attività, ha provocato a valle la parziale ostruzione del torrente MACROCIOLI a causa del materiale di versante collassato, mentre a monte ha causato un ampliamento retrogressivo della corona di frana. 

La priorità è la messa in sicurezza ed il rafforzamento del materiale al piede della frana in modo da evitare che lo stesso venga interessato da trasporti a valle con possibile totale occlusione dello stesso corso d’acqua.

 

 

 


di Redazione | 29/10/2016

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