We're sorry but our site requires JavaScript.

Come negli altri anni, in questi primi giorni di settembre, su molte serrande di negozi e attività professionali di Mirto Crosia si nota un cartello affisso con su scritto“Chiuso per ferie”. Non è detto, infatti, che le ferie siano per tutti nel mese di luglio o in quello di agosto. Tanta gente preferisce prendersi  il meritato riposo a settembre. A Mirto diverse persone, (soprattutto commercianti) optano per questa soluzione. D’altronde, la cittadina ionica durante i mesi tradizionalmente dedicati alle vacanze estive ospita, o almeno dovrebbe ospitare,  numerosi villeggianti, essendo una realtà posizionata sul mare e a vocazione turistica. Anche se quest’anno si è notato un calo di presenze (principalmente nel mese di luglio). Per quanto concerne le località dei crosimirtesi, quindi  “turisti di fine stagione”, diverse sono le mete, per lo più si tratta di luoghi tranquilli, in grado di offrire ai propri ospiti la giusta calma e serenità in modo da poter compensare le grandi fatiche del periodo estivo. Una boccata d’ossigeno anche per ricaricarsi e riprendere un nuovo anno di lavoro. In tanti preferiscono accoppiare pure una “ventata di salute” per il proprio organismo, scegliendo le località termali. D’altra parte è giusto unire “l’utile al dilettevole”. In queste cittadine, anche al di fuori dei confini regionali, spesso ci si ritrova fra compaesani e si sta insieme, si passeggia, si chiacchiera, forse, ancora di più che nel proprio paese. In effetti,  ciò che ancora manca a Mirto è il tradizionale “passeggio”, durante il quale si offre ai cittadini del luogo l’opportunità di socializzare, visionare le vetrine dei negozi, ritrovarsi per commentare le notizie di vario genere. Un corso su cui poter camminare tranquillamente, anche senza il fastidio delle auto e con i confort necessari, fra cui panchine, alberi e fontanelle.  Un comportamento che i residenti crosioti effettuano sistematicamente quando, durante il mese di settembre, si recano nelle località termali come, ad esempio Fiuggi o Montecatini,. Da qui l’input a realizzare anche nella cittadina ionica un viale, oltre alla tradizionale Piazza Dante,  in grado di ospitare chi ha voglia di stare insieme e dialogare del più e del meno. Insomma, da più parti è giunta la necessità di  creare il “salotto della città”.