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Tornerà a riunisci il Consiglio comunale di Crosia. La pubblica assise è  stata convocata dal sindaco Antonio Russo. La riunione è fissata in prima convocazione per le ore 10 di oggi, sabato 30 luglio, presso la consueta sala consiliare della delegazione municipale di Mirto. Nel caso l’adunanza andasse deserta la seconda convocazione è fissata per le ore 18 del 2 agosto prossimo, per trattare gli stessi argomenti. Oltre alla consueta approvazione dei verbali della seduta precedente, i consiglieri saranno chiamati a trattare l’unico punto all’ordine del giorno, vale a dire, “Assestamento generale del bilancio di previsione 2016/2018 e salvaguardia degli equilibri di bilancio”, questo è l’unico punto all’ordine del giorno, oltre, ovviamenteL’assestamento di bilancio di previsione ha sicuramente una grande valenza per la vita dell’ente locale e, indirettamente per la comunità amministrata, ma in questo momento nella cittadina, da un punto di vista politico, c’è grande fermento per l’azzeramento della giunta comunale, avvenuto circa una settimana addietro,  attraverso apposita determina sindacale. Si presuppone che nel corso della pubblica assise il sindaco aggiornerà il Consiglio sulla situazione. Scioglierà i nodi sulla prossima giunta? Questo non è dato saperlo. Anche la consigliere di minoranza, Caterina Urso, nei giorni scorsi, ha sollecitato il Primo cittadino a relazionare al Consiglio sulla vicenda politica che sta interessando il gruppo di maggioranza. La Urso ha spiegato l’importanza di  giungere in Consiglio comunale con un apposito ordine del giorno sulla questione. “Chiedo che il Sindaco”, ha affermato testualmente la consigliere di minoranza, “si vesta della opportuna responsabilità di fronte a una comunità di circa diecimila abitanti, convocando in via urgente e straordinaria il Consiglio comunale oppure aggiungendo ai punti all'ordine del giorno della seduta del 30 luglio, la situazione politico – amministrativa”. Per l’avvocato Urso bisogna “chiarire ai cittadini se esiste ancora una maggioranza di governo e quali determinazioni hanno comportato la crisi dell’esecutivo fino al punto di revocare le deleghe”.   Ancora non è dato sapere quale sarà la scelta che il Primo cittadino intenda prendere in merito. Si fanno mille ipotesi, ma sono tutte voci prive di ogni fondamento.