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Paludi (Cosenza) - Segnalate al Governo le necessità del parco archeologico Castiglione di Paludi


Lo storico locale ed ex amministratore comunale Palmino Maierù continua a interessarsi per la tutela e lo sviluppo del parco archeologico Castiglione di Paludi. Staolta ha sottolineato che il Governo ha messo a disposizione 150 milioni per recuperare i luoghi culturali cosiddetti “minori” che in Italia sono numerosissimi. Fino al 31 maggio i cittadini hanno potuto segnalareun luogo pubblico da recuperare o ristrutturare per il bene della collettività.

Teresa Massimilla di Corigliano Calabro, lo stesso Palmino Maierù di Paludi e l’Associazione onlus“Mondiversi” hanno segnalato al Governo, nei tempi previsti, il parco archeologico brettio, appunto di Castiglione di Paludi che ha necessità di urgenti interventi.

Fra l’altro hanno evidenziato che “sulla cinta muraria e sulle altre emergenze archeologiche sono cresciuti arbusti che hanno prodotto danni rilevanti alla compattezza dei blocchi, causando fratture ed un’evidente instabilità. È in avanzato stato lo sfaldamento dei blocchi per l’azione degli agenti atmosferici e biochimici e in alcuni punti si sono verificati crolli degli stessi. Sono in atto frane che tendono a minare la stabilità della collina su cui poggia l’insediamento”. Dunque, è necessaria necessita “la pulizia della vegetazione sulla cinta muraria, il trattamento dei blocchi di arenaria, il recupero e il montaggio dei blocchi crollati, gli scavi soprattutto per acquisire notizie del periodo IX-VIII sec. a.C., l’acquisizione/esproprio di ulteriore area per ampliare il parco”. Le campagne di scavi -condotte dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria dal 1950 al 1956 e riprese il 1978 fino al 1993- hanno portato alla luce:un vasto teatro a pianta semicircolare con sedili a gradinata nella parte alta ricavati nel pendio roccioso naturale, nella parte bassa costruiti con blocchi squadrati di arenaria; un muro di terrazzamento, lungo 42 metri, al di sotto del teatro; una serie di edifici pubblici e privati, lungo l’asse viario tra la grande porta ed il teatro, oltre a oggetti vari. Particolarmente degna di nota è la grande Porta Est: un primo, duplice ingresso per carri e pedoni si apre fra due possenti torrioni circolari. A breve una Commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse e sarà emanato il relativo decreto di stanziamento. 


di Redazione | 28/07/2016

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