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Roma (Roma) - “L’INTERVENTO” Sante Pisani: “Codires….per un sindacato federalista delle autonomie territoriali. Perche’ abbiamo deciso di esserci”


<<Ci siamo perché: la complessità che caratterizza gli attuali rapporti politici, Istituzionali, sociali ed economici richiedono una attenta riflessione sulla nuova fisionomia assunta dall’attuale sistema politico; oggi si assiste a una verticalizzazione del sistema politico e delle sue dinamiche interne, processo favorito dalla crisi delle strutture intermedie e dell’intero assetto istituzionale che ha modificato il processo decisionale ridimensionando il ruolo del Parlamento, causa le direttive d’imperio comunitarie e al ricorso diffuso alla decretazione d’urgenza; lo spostamento del potere effettivo dalla sede legislativa ad altri luoghi alimenta l’influenza degli interessi settoriali che pur non investiti formalmente del potere politico, sono in grado di esercitare un potere di condizionamento legislativo sostanziale incidendo concretamente sull’azione dei pubblici poteri producendone quindi effetti reali che si riversano negativamente sull’intera collettività. In questo quadro, ritenendo sia necessario operare un riordino dei rapporti tra Stato e società civile, il Codires  si proietta nel panorama delle organizzazioni sindacali, consapevole che attualmente le Associazioni di categoria  sono in grado di negoziare ed orientare le decisioni politiche intraprese dal Governo in particolar modo quelle sociali e del lavoro. Spesso però, la realtà è assai meno ideale in quanto questo paritetico rapporto negoziale è spesso degenerato in un estenuante braccio di ferro capace di paralizzare il sistema, per meri interessi di parte o individuali, ove spesso non si intravedono le singole responsabilità: anche per questa assurda  anomalia del sistema  abbiamo deciso di esserci.  Ci siamo perché in Italia c’è una grave emergenza che riguarda tutta la società, in particolar modo le categorie medio - basse, Lavoratori dipendenti, precari, braccianti agricoli, cassintegrati, pensionati , disoccupati, casalinghe, giovani,  tutti i piccoli imprenditori. Categorie che sicuramente ad oggi pagano le tasse. Per questo grande disagio, il Sindacato Codires, lotterà nella consapevolezza che i Lavoratori del paese, con particolare attenzione alla comunità meridionale in atto più debole, debbano essere tutelati nella rivendicazione dei loro diritti e la conservazione del posto di lavoro, senza trascurare la ricerca di strategie condivise che determinino lo sviluppo economico occupazionale, con la ricerca di  nuove strategie e politiche aziendali.   La scorsa settimana, ho avuto un primo incontro con il Dr. Francesco Crocitti, Presidente Nazionale del Sindacato Codires, nel corso del quale a seguito della mia investitura a Segretario Nazionale Confederale, si è argomentato sulla situazione globale, europea, nazionale e delle regioni, dei comparti produttivi del Paese, di tutte le contingenzialità negative, del chiaro dissenso alle delocalizzazioni industriali, del lavoro nero, del riscatto del tessuto produttivo meridionale e di politiche specifiche per i territori, la lotta all’evasione fiscale, gli sprechi della politica e nel sistema istituzionale-amministrativo, al fine di superare la crisi in atto che oltre ad essere economica è di sistema, caratterizzandoci per il netto rifiuto alle logiche di contrapposizione classiste che hanno contraddistinto l’operato fin qui registrato dagli storici Sindacati Confederali. Manifesteremo con tutti i mezzi legittimi al fine di sensibilizzare le Istituzioni affinchè si superino i problemi che attanagliano il Paese ed in particolar modo le classi sociali più deboli; a tal fine chiederemo la nostra presenza ai tavoli di concertazione al fine di offrire un nostro contributo. Il Codires, oltre ai principi programmatici e agli scopi sociali di pertinenza si propone di: realizzare nel rispetto della persona umana e delle sue libertà, l’unione e la solidarietà di tutte le categorie sociali, migliorandone le condizioni economiche e culturali; svolgere la propria azione su tutto il territorio nazionale nel rispetto delle regole di rappresentanza diretta e delle categorie; battersi per una applicazione della riforma federale in atto, in modo solidale e compensativo al fine di agevolare i territori che soffrono il maggior sottosviluppo economico ed infrastrutturale, causa di errate strategie di politiche economiche storicamente non compatibili con le reali vocazioni e tradizioni culturali; creare una nuova cultura del lavoro e della società interclassista e solidale>>. Sante Pisani - Segretario nazionale confederale Codires 

di Redazione | 30/07/2010

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