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Paludi (Cosenza) - Parco archeologico Castiglione di Paludi, Maierù chiede l’installazione dei cartelli “Divieto di caccia”


“Il parco archeologico di Castiglione di Paludi, dell’estensione di circa 16 ettari, di proprietà del Comune di Paludi, è aperto ai cacciatori tutto l’anno pur essendo in esso, per legge, vietata la caccia: ne sono testimoni i tanti bossoli di cartucce presenti sul terreno”. E’ quanto sottolinea lo storico locale Palmiro Maiuerù, in una missiva inviata al Sindaco di Paludi, al Prefetto di Cosenza, al Presidente della Regione Calabria,  Direzione Generale Archeologia e Belle Arti, del Ministero dei Beni culturali e Turismo, Al Dipartimento Agricoltura e quello dei Beni culturali  della Regione Calabria  e al Settore Agricoltura e Caccia della Provincia di Cosenza. Maierù, inoltre, evidenzia che lo stesso parco è stato recintato nel 2007 dalla Comunità Montana “Sila Greca” di Rossano. Inoltre parte dello stesso pianoro è compresa nell’area Sic it 9310068 “Vallone S. Elia”. Lo stesso Maierù, nel far notare che mancano i segnali di divieto di caccia, a salvaguardia delle emergenze archeologiche e a tutela dei visitatori, chiede l’applicazione della Legge con l’installazione immediata, nei punti di accesso al parco, di apposita cartellonistica o segnali permanenti indicanti il divieto di caccia”.


di Redazione | 08/06/2016

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