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Cariati (Cosenza) - Folta partecipazione al convegno sullo storico Francesco Adilardi


Si è registrata una folta partecipazione di pubblico al convegno sulla figura e l’opera di Francesco Adilardi, erudito e storico della Calabria dell’Ottocento (1815-1852) nel bicentenario della nascita. L’interessante incontro culturale per ricordare lo storico calabrese, autore di studi e saggi di storia ecclesiastica, di archeologia e di storia locale, che svolse, per due anni a Cariati il ruolo di Giudice Regio della Pretura Mandamentale. L’iniziativa è stata pianificata dalla Deputazione di Storia Patria per la Calabria, con il patrocinio del Comune di Cariati e della Sezione Calabria della Società italiana per la protezione dei beni culturali e la collaborazione del Rotary Club  “Terra Brettia”. A relazionare sul personaggio commemorato è stato lo storico cariatese Franco Liguori, che ha ripercorso con notizie attinte da fonti archivistiche, la biografia e l’attività di giudice e di storico dell’Adilardi, nativo di Mandaradoni, villaggio che nell’Ottocento apparteneva al comune di Nicotera, cittadina del Vibonese dove la sua famiglia era tra le più ragguardevoli della nobiltà locale. “Francesco Adilardi” - ha detto Liguori – “con le sue ricerche si inserisce in uno dei filoni tipici della cultura calabrese dell’Ottocento: quello degli studi eruditi e archeologici”. La relazione di Liguori è stata seguita dagli interventi del presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, Giuseppe Caridi, che ha evidenziato l’importanza della figura di Adilardi come storico delle sedi vescovili della Calabria, esprimendo apprezzamento per l’iniziativa della sua commemorazione a Cariati; del noto bibliofilo Domenico Romano Carratelli, discendente per parte materna del celebre storico nicoterese, che, nel suo intervento, ha raccontato particolari inediti sulla vicenda biografica del suo indimenticabile congiunto, del quale conserva e custodisce i libri e il carteggio. Hanno portato il loro saluto, il sindaco di Cariati Filippo Sero, e il presidente del Rotary “Terra Brettia”, Leonardo Ippolito, che si è detto felice di aver dato il suo contributo all’iniziativa. Le conclusioni  sono state tratte da mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Rossano-Cariati, il quale ha evidenziato che lo storico calabrese nell’Ottocento, soggiornò per qualche tempo a Cariati, frequentando l’ambiente ecclesiastico locale e, in particolare, i sacerdoti che insegnavano nel Seminario e incontrando il vescovo Nicola Golia, artefice della costruzione della Cattedrale. Monsignor Satriano ha detto, infine, che l’amore e l’attaccamento per il luogo non devono rimanere un atteggiamento esteriore, ma devono tradursi in comportamenti tali da giustificare l’appellativo di “onorata città”, che Adilardi usa nei riguardi della cittadina ionica. Al termine della manifestazione, Franco Liguori ha proposto di intitolare a Francesco Adilardi un angolo del suggestivo centro storico di Cariati. La serata è stata magistralmente condotta dallo scrittore cariatese Rocco Taliano Grasso. Molto apprezzata la performance musicale del fisarmonicista Giuseppe Maria Greco.


di Redazione | 17/03/2016

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