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Mirto Crosia è una cittadina, di circa 10mila abitanti, situata sulla fascia ionica cosentina. Una realtà a vocazione turistica. Mare cristallino, paesaggi incantevoli e natura incontaminata sono le caratteristiche che la contraddistinguono. In appena cinque minuti, dal mare si giunge nel centro storico di Crosia. L’antico borgo, situato su una collina da cui si può ammirare un ampio panorama, conserva ancora il suo fascino e, soprattutto in estate, funge da cornice naturale per diverse iniziative socio culturali. Negli anni Settanta e Ottanta la popolosa frazione Mirto rappresentava il centro di riferimento per i paesi della valle del Trionto. Negli ultimi anni sta riconquistando questo suo ruolo da protagonista verso l’intero territorio. I cittadini comuni consapevoli del ruolo che ricopre il proprio paese chiedono di maggiore attenzione verso il turismo. E’ quanto è emerso in una nostra inchiesta giornalistica sulla qualità della vita a Crosia. Il campione degli intervistati è stato variegato: dal commerciante al disoccupato, dal dirigente al pensionato, dalla casalinga al poliziotto. Francesco Armando (foto a dx), disoccupato, ha notato “che negli ultimi anni Crosia ha subito dei miglioramenti”. Il giovane si riferisce in particolare “alla pulizia del paese e alla cura del verde””. Dunque, una visione ottimistica “su un futuro migliore che ultimamente mancava”. Sarebbe opportuno, però, “qualche struttura per l'accoglienza turistica, per sfruttare al meglio questo stupendo territorio”. Infine, “una piscina attrezzata e ben gestita sarebbe un buon investimento”. Antonella Arnone, edicolante, ha messo in luce che “da un punto di vista commerciale la gente preferisce spostarsi sui centri più grossi, come ad esempio Rossano”. Circa l’aspetto sociale, è nostalgica dei suoi 18 anni quando ci si incontrava in piazza Rossa (la piazzetta), “ora, invece, non c’è un punto di riferimento per i giovani”. A suo giudizio nel paese, anche per gli adulti, sarebbe necessario creare un viale per il tradizionale passeggio. Per quanto concerne i servizi chiede uno sforzo maggiore, soprattutto in vista della stagione estiva. Infine, ha fatto notare che “non vengono sfruttate totalmente le potenzialità del lungomare”. Quintino De Luca (foto a sx), agente della Polizia di Stato, ha detto che “ci stiamo abituando alle cose che non vanno. (Mirto sta diventando un paese po’ troppo “libertino”. Il bisogno di rispettare le regole, in ogni senso, a partire da un semplice divieto di sosta”. A suo giudizio la qualità della vita è migliorata. “la differenziata porta a porta ha contribuito a vedere un paese pulito”. Da un punto di vista sociale “si nota un incremento nelle iniziative che consentono aggregazione”. Ha evidenziato, inoltre, che “è necessario regolarizzare l’accoglienza degli immigrati”. Altro aspetto messo in luce, il  bisogno di aumentare la destagionalizzazione. Per quanto concerne la viabilità urbana Quintino De Luca ritiene che sia migliorata, anche grazie alle rotonde. Salvatore Mazzei (foto a dx), docente di musica, ritiene che Mirto sia in “un periodo evolutivo, sia demograficamente che a livello sociale”. Egli, negli ultimi anni ha notato “un interesse maggiore per Mirto da parte dei paesi limitrofi, soprattutto quelli di montagna che, come è facile immaginare, tendono a muoversi verso gli agglomerati più grandi. Il paese è cresciuto sotto il profilo dei servizi offerti alla comunità, quasi sempre efficienti e puntuali (raccolta differenziata, nuova viabilità, verde pubblico). Per Mazzei “bisognerebbe rafforzare l'interesse verso la cultura e il turismo che, insieme alla rivalutazione del centro storico, possono costituire elemento di ricchezza  contro l'emigrazione e occasione per i giovani per allontanarli dalla mediocrità e dall'ozio”. Per Antonio Scorpiniti (foto a sx), ottico, “a Mirto qualcosa si sta muovendo nel verso giusto”. Ha sottolineato che la raccolta differenziata “porta a porta” è ormai realtà anche se andrebbe potenziato il servizio per i commercianti”. Scorpiniti ha fatto notare che “non mancano le iniziative nel periodo natalizio, ma andrebbero rinnovate anche durante il resto dell’anno”. Anch’egli ha parlato di viabilità: “è migliorata grazie alle rotonde e la rimozione di alberi che avevano reso l'asfalto al quanto pericoloso, ma c'è ancora molto da fare. Il manto stradale in alcuni punti del paese è disastroso”. Antonio Scorpiniti ha espresso un buon giudizio sul paese, “però, credo che ci sia ancora molto da fare per i servizi pubblici (trasporto pubblico inesistente, scuole poco attrezzate per le attività sportive). Infine, ha fatto notare che è necessario lavorare per lo sviluppo turistico, che ha ottime potenzialità ma che non riesce a decollare>>. Elena Folli (foto a dx), casalinga, ha messo in luce il sostanziale miglioramento nella pulizia del paese. “La scorsa estate la zona del mare è stata ripulita già nel mese di maggio”. Ha evidenziato l’importanza delle iniziative socio – culturali che si stanno realizzando, fra cui il “Capodanno in piazza”. Alla signora Folli, non è mancato qualche riferimento sulla politica locale: “L’attuale Amministrazione comunale è presente fra la gente e cerca di captare le esigenze dei cittadini”. Fra gli interventi che necessitano nel paese, ha sottolineato il bisogno di maggiore attenzione verso il cimitero comunale. Infine, ha messo in luce l’ottima sinergia fra le parrocchie, la scuola e il Comune. Per Emilio Ferraro (foto a sx), disoccupato, “Mirto è una “perla immersa nella natura”. Siamo sul mare, la montagna è a quattro passi. Un paese tranquillo, sereno, ma tutto questo non basta. Soprattutto per un giovane che deve formarsi una famiglia”. E ha aggiunto. “Siamo lontani dal mondo lavorativo ecco, dunque, il bisogno di emigrare. Poi, un cenno alle difficoltà di carattere sanitario e l’esortazione a una maggiore vicinanza, da parte delle istituzioni preposte, alle persone con disabilità.