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Crotone (Crotone) - Una rete per costruire un ponte verso il futuro, contro il bullismo e l'intolleranza


Centinaia di alunni dell'Istituto Donegani sono stati presenti nella sala consiliare, per l'iniziativa "Un ponte per Terabithia - I giovani, la scuola ed il territorio: disagi, prospettive e opportunità". Un incontro promosso dall'Istituto "Guido Donegani" in collaborazione con il Comune di Crotone, l'associazione E' Solidarietà e l'associazione A.I.PRE.B.

Si partiva da una “immagine”, quella del “ponte per Terabithia, un romanzo scritto nel 1976 da Katherine Paterson, dal quale è stato anche ricavato un film, che racconta come il dolore si possa trasformare, attraverso la volontà, in un elemento di positività e di solidarietà a favore degli altri.

E' l'esempio che sta dando Teresa Manes, presidentessa della Associazione Italiana Prevenzione Bullismo, che dal dolore per la perdita del suo Andrea ha tratto la forza per combattere la sua battaglia contro il bullismo e inviare a tanti ragazzi un messaggio di fiducia.

“Sono due le parole centrali nel nostro percorso: coraggio e rete. Ma più che di coraggio parlerei di dovere morale e civico nell'abbattere il muro di silenzio che spesso avvolge questo fenomeno dei nostri tempi. E poi di rete perché il messaggio deve essere condiviso da tutti. Dalle istituzioni, dalle famiglie, dalla scuola” ha detto Teresa Manes

Proprio dalla scuola, dall'Istituto Donegani, in particolare è stato raccolto questo messaggio non solo proponendo l'iniziativa odierna come ha ricordato la dirigente scolastica Laura Laurendi ma anche contribuendo attraverso laboratori e numerose iniziative a combattere il disagio giovanile creando opportunità per i giovani: “la scuola è un luogo che aiuta a comprendere e crescere, dove si costruisce il futuro dei nostri ragazzi. E' un compito che mettiamo quotidianamente al centro della nostra azione”

Il portavoce del sindaco Vallone, Francesco Vignis, nel ringraziare i ragazzi di aver voluto colorare l'aula consiliare della loro presenza e la scuola di aver scelto un tema così sentito ha evidenziato l'importanza dell'utilizzo della comunicazione e delle parole in particolare: “le parole servono a costruire. Attraverso l'utilizzo di parole adeguate, nelle quali credere fermamente, come legalità, gratitudine, scuola si costruiscono rapporti saldi. Utilizzare parole come sassi da lanciare comporta l'indebolimento della società”

Il sociologo Francesco Rao ha sottolineato l'importanza di condividere il fenomeno: “mettere in comune i problemi significa avere più forza nell'affrontarli. La cultura è un altro elemento fondamentale. Non fatevi sfuggire l'occasione di prendere il taxi della cultura che vi porta verso il futuro”.

La psicologa Paola Carosi ha esaminato, con l'ausilio di sdile, il fenomeno del bullismo e della sua pericolosità sociale: “tutti siamo diversi ed uguali e nessuno nasce per fare la vittima. Ecco l'importanza di fare gruppo in senso positivo e di evitare che una minore capacità di integrazione comporti l'esclusione dal contesto sociale”

La criminologa Stella Adamo riprendendo una statistica Istat che vede un minore su due vittima di episodi di bullismo nel nostro paese ha evidenziato come questo fenomeno interessi soprattutto una fascia di giovani che va dagli 11 ai 16 anni: “anche i media ed i social influenzano comportamenti distorti. E' importante quello che sta avvenendo oggi con la scuola pronta a captare i segnali che possono portare alla degenerazione del sistema. Fare una azione di prevenzione e sensibilizzazione è fondamentale” Il coordinatore del Gip di Crotone Michele Ciociola ha posto l'attenzione sull'aspetto giuridico del problema evidenziando che “pur non esistendo una legge specifica sul reato bullismo in senso proprio ci sono norme che riguardano reati connessi come le percosse e l'ingiuria fino alla repressione del reato di violenza carnale o istigazione al suicidio. E' comunque importante denunciare e che la scuola sia vicina ai ragazzi vittime di questi comportamenti”  Il dottore Ciociola ha lanciato l'innovativa idea di avere nelle scuole un garante per il bullismo. Molto appassionato  l'intervento del Comandante Provinciale dei Carabinieri Salvatore Gagliano “il fatto che indossi una divisa non significa che non mi senta uno di voi. La sicurezza non si percepisce ma si costruisce. La cultura e la conoscenza, oltre che la partecipazione attiva della cittadinanza, sono elementi importanti per costruire una idea nuova e positiva di società”

Il convegno ed il dibattito che è seguito con i ragazzi della scuola è stato moderato da Maurizio Principe che con il giudice Raffaele Lucente, presente all'iniziativa, e il dottor Ciociola sono motori attivi dell'associazione E' Solidarietà molto impegnata nel sociale per il territorio crotonese.

Presenti numerosi docenti dell'Istituto tra cui Maria Ruggiero e Rossella Frandina che hanno collaborato alla realizzazione di questa importante giornata di riflessione e di sensibilizzazione.

 


di Redazione | 19/02/2016

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