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Rossano (Cosenza) - Surroga Provincia, Lucisano: Resto in carica perché previsto dal nuovo statuto dell’Ente


 Dopo le considerazioni politiche da parte del sindaco di Crosia, Antonio Russo, sulla mancata surroga in Consiglio provinciale (il primo cittadino crosiota rivendica di dover subentrare a Piero Lucisano (foto) dimissionario del Comune di Rossano), a intervenire è lo stesso consigliere provinciale in carica. Lucisano rompe il silenzio e traccia un quadro completo del contesto normativo vigente in cui si inserisce il suo ruolo di consigliere della Provincia di Cosenza con delega ai Lavori pubblici, Edilizia scolastica e Impiantistica sportiva. Lucisano fa sapere che <<la  carica nell’Ente Provincia non si è interrotta ma resta ancora in pieno vigore, in quanto a seguito della riforma Delrio tutte le province, anche Cosenza, hanno adeguato il proprio Statuto>>.  Dunque, la Provincia si è dotata <<di un nuovo statuto con la  deliberazione  N°1 del 12 gennaio 2015, il testo normativo è stato approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale e dopo qualche mese approvato anche dall’Assemblea dei 155 sindaci della Provincia di Cosenza, compresi i comuni di Rossano, in quell’occasione rappresentato dall’ex assessore Chiarello e il Comune di Crosia con Francesco Russo>>. Lucisano spiega che tale statuto <<pienamente vigente, all’art. 37 ultimo comma, afferma che - in caso di scioglimento anticipato del Consiglio comunale di cui il consigliere o il sindaco eletto fa parte, perdura la carica di consigliere provinciale fino alle nuove elezioni>>. E commenta. <<La mia carica di consigliere provinciale resta in essere, in quanto l’unico ostacolo che determinerebbe la mia decadenza sarebbe la non rielezione nel Consiglio comunale alla prossima tornata elettorale>>. A giudizio di Lucisano <<la norma statutaria assume valore pregnante anche in virtù del fatto che le province, essendo diventate enti di secondo livello, trovano nello statuto il loro atto fondamentale che regola il proprio funzionamento>>. Inoltre, sottolinea che <<ove ci siano lacune nella legge Delrio si demanda al Tuel, che all’Art 141 comma 5, scrive espressamente che gli incarichi derivanti dalla carica di consigliere comunale non si perdono fino alla sostituzione nelle elezioni successive>>. E ancora. <<Anche il Consiglio di Stato si è espresso in questo senso in diverse sentenze>>. E prosegue. <<Il mio non è stato un atto singolo. Non sono stato surrogato in Consiglio. Le mie dimissioni rappresentano un atto collettivo che la legge definisce “Dimissioni ultra dimidium” ovvero la metà più uno dei consiglieri che hanno decretato lo scioglimento contestuale del Consiglio comunale di Rossano”. Il consigliere Lucisano,  rinnova la sua fiducia nel Presidente  e nell’intero Consiglio provinciale dichiarando: “Sono sicuro che la mia posizione sia in regola con le norme vigenti e il presidente Occhiuto, con il Consiglio non potrà che confermarla>>. E conclude <<Il consiglio sarà convocato a breve, sono certo che l’assise confermerà lo statuto>>. 

di Redazione | 28/01/2016

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