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 Sulla vicenda degli atti criminosi avvenuti in città è intervenuto con forza anche il mondo della scuola. Nella fattispecie l’Istituto comprensivo Crosia Mirto. Si tratta dell’istituzione che comprende la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado (scuola media). Nel corso dell’ultimo collegio dei docenti, che ha avuto luogo presso il pala-teatro comunale “G. Carrisi” di Mirto, il dirigente scolastico, Rachele Donnici (foto), ha chiesto di deliberare una condanna secca nei confronti delle azioni che si sono verificate nei giorni scorsi nella cittadina ionica, colpendo la famiglia di un’insegnante, con l’incendio di due autovetture. Il capo d’istituto della scuola cittadina ha evidenziato che si è trattato di <<un  atto vile, preoccupante in quanto segnale allarmante di una micro/macrocriminalità che opera nel nostro territorio>>. La dirigente Donnici, inoltre, ha messo in risalto che la scuola <<presidio di legalità e centro propulsore di cultura e di regole per la civile convivenza può e  deve condannare tali atti, stigmatizzarli e fronteggiarli con coraggio, manifestando pubblicamente il proprio no perentorio a tutto questo>>. Per questo motivo la dottoressa Donnici ha chiesto formalmente al Collegio dei docenti di manifestare solidarietà alla collega. <<Prendiamo le distanze>>, ha detto, <<da atti che  ci impoveriscono, allontanano la cultura della legalità e dell’appartenenza a un territorio che segue i dettami della liceità e delle norme etiche e morali>>. L’argomento è stato votato dal Collegio dei docenti, così come chiesto dalla dirigente, all’unanimità, in piedi e con alzata di mano, in forma palese, <<allo scopo di dare maggiore forza all’atto>>. Una votazione che ha voluto rappresentare, ha commentato la Donnici, <<un sonoro schiaffo dato in faccia e con mano aperta a mandanti ed esecutori>>.