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Corigliano Calabro (Cosenza) - Sanità, appello al Consiglio comunale di Rossano.L’Assise all’unanimità: no a piano rientro


Rigettare la proposta di riorganizzazione avanzata dal Commissario Straordinario per la Sanità Massimo Scura e mantenere invariata la situazione attuale: lasciare, cioè, i reparti dei due nosocomi di Rossano e Corigliano così come sono. No a trasferimenti. Obiettivo: evitare il depauperamento e l’ulteriore depotenziamento dei servizi e dell’assistenza sanitaria del territorio e, alla luce del percorso di unità e fusione avviato, spingere e sollecitare, insieme, per la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide. Il Consiglio Comunale di Corigliano, all’unanimità, invita quello di Rossano a muoversi in questa direzione. - È quanto contenuto nel documento approvato all’unanimità dal consiglio comunale riunitosi nel pomeriggio di ieri, mercoledì 7, per determinarsi, tra gli altri punti all’ordine del giorno, sulla sanità e sul piano di rientro commissariale. Chiusura degli ospedali di Cariati e Trebisacce e sovraccarico dell’offerta sanitaria sui nosocomi dell’Area Urbana. Il territorio in termini di assistenza e servizi sanitari – la lettura del documento integrato con le considerazioni dei consiglieri comunali di maggioranza e opposizione è stata affidata al Sindaco Giuseppe Geraci - sta pagando ancora la mancata posizione unitaria espressa dai comuni dell’area quando ce n’era bisogno. E la questione potrebbe ripetersi. Il Consiglio Comunale di Corigliano Calabro vede concreto il pericolo di una diminuzione dell’offerta sanitaria sul territorio, con il conseguente smantellamento dell’Ospedale “G. Compagna”; vede distrutta l’efficienza e la grande esperienza di un reparto come quello di Chirurgia, che per ricoveri e per interventi chirurgici è secondo solo all’Annunziata di Cosenza. Gli ospedali di Corigliano e di Rossano sono rimasti gli unici presidi sanitari a garantire l’assistenza sanitaria a tutto il territorio ionico-sibarita; smantellarne uno significa indebolire ancora di più quel poco che è rimasto. Si parla di rimodulazione della rete ospedaliera ma non si affronta, con la dovuta decisione e con forte volontà, la costruzione del nuovo Ospedale in contrada Insiti. Il Commissario SCURA – ha aggiunto il Primo Cittadino – più volte ha detto che la costruzione del nuovo Ospedale si farà e che occorreranno quattro anni per averlo pronto, ma operativamente non si vedono azioni che vanno in questo senso. Accelerare i tempi, ecco cosa serve.

di Redazione | 10/10/2015

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