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 Il direttore generale di “Italia Sicura”, Mauro Grassi è stato a Sibari, nel comune di Cassano All’Ionio, per prendere cognizione delle criticità dovute al dissesto idrogeologico del sito, con particolare riferimento alle cause che nel mese di gennaio 2013, hanno provocato l’esondazione del fiume Crati, che dopo avere rotto l’argine ha sommerso l’adiacente Parco Archeologico dell’antica Sybaris. Ad attenderlo, il sindaco della città delle terme e delle grotte, Gianni Papasso, per la Regione Calabria, l’ing. Nello Gallo, in qualità di soggetto attuatore per il rischio idrogeologico,l’arch. Canale, responsabile dell’area tecnica del museo e scavi di Sibari, l’arch. Simone Marino, direttore ad interim del presidio archeologico sibarita e altri tecnici sia dell’ente locale, sia della direzione dei lavori in corso sull’argine del Crati. Il direttore Grassi e il resto della carovana, si sono portati sul versante dell’argine del Crati in agro di Cassano, per prendere visione dei lavori in corso, che consentiranno la messa in sicurezza sia dell’area archeologica del Parco del Cavallo, adiacente, sia della contrada rurale Lattughelle, che nel 2009, venne anch’essa interessata da una precedente esondazione del fiume Crati con danni alla popolazione residente. L’intervento, per quattro milioni di euro, è stata finanziato nell’ambito dell’APQ del 2010, per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria, con particolare riferimento alla sistemazione idraulica del fiume Crati, ricadente nei territori dei comuni di Corigliano e di Cassano. Nel versante cassanese, i lavori sono in corso e a buon punto, nel tratto di sinistra idraulica, compreso tra la ferrovia e la SS 106 bis, in località Lattughelle e verso valle, fino al Parco Archeologico di Sibari. Gli interventi realizzati, è stato sottolineato, nell’occasione, risultano assolutamente migliorativi, sia in termini di efficacia nei confronti dell’azione protettiva rispetto al rischio idraulico, che in termini di migliore fruibilità e utilizzo in sicurezza del territorio da parte dei cittadini. Il direttore Grassi, è stato, inoltre, informato dal sindaco Papasso, dell’impianto agrumario rinvenuto in occasione dell’esondazione del Crati, nel letto del fiume, tra l’altro, in area SIC e delle azioni messe in atto dall’amministrazione locale per ripristinare la legalità sul territorio. La mission del direttore di “Italia Sicura”, è proseguita, prima con un sopralluogo sul canale Stombi, per la questione dell’insabbiamento continuo della foce, che impedisce ai natanti la circolazione da e per il sito turistico di eccellenza dei Laghi di Sibari, che gli è stato fatto visitare, e poi   con un altro sopralluogo presso gli Scavi di Sibari, dove sono in corso di svolgimento i lavori per rimuovere il fango dell’esondazione del Crati e la realizzazione di altri importanti interventi, come l’edificio di accoglienza, la realizzazione delle trincee drenanti e di opere di riqualificazione e valorizzazione funzionale del Parco del Cavallo, la realizzazione di nuovi depositi archeologici, di un nuovo modulo “Ippodameo” e della riqualificazione e valorizzazione funzionale dell’Oasi di “Casa Bianca”, che è inglobata nel Parco Archeologico di Sibari, finanziati dal Ministero per i Beni e le Attività, Culturali per oltre 18 milioni di euro. Il sito archeologico di Sibari, rientra, infatti, nell’attuazione del progetto pilota dei Poli Museali d’eccellenza presenti nel Mezzogiorno. Il direttore Grassi, oltre a prendere cognizione dei lavori in corso, ha espresso giudizi lusinghieri sul sito archeologico di Sibari, soprattutto per la sua valenza storica e culturale di rilevanza mondiale. Quanto alle finalità della sua mission, Grassi, ha assicurato il sindaco Papasso, che, compatibilmente con le disponibilità generali, si farà carico di promuovere il finanziamento di ulteriori interventi per poter incidere e superare le problematiche rappresentate. Il sindaco Papasso, dal canto suo, si è detto soddisfatto dell’esito della presenza del rappresentante dello Stato a Sibari, soprattutto per la sensibilità dimostrata dal direttore Grassi, nel prendere cognizione delle criticità esistenti, nonché per gli impegni assunti.