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Crosia (Cosenza) - I Giovani democratici hanno realizzato un dibattito sul “Pareggio di bilancio, una sconfitta per i diritti”


 Un’iniziativa di carattere politico si è svolta presso la sala consiliare delle delegazione municipale di Viale della Repubblica in Mirto. Si è trattato di un incontro - dibattito organizzato dai Giovani democratici in sinergia con il Partito democratico cittadino e il Comitato antipareggio associazioni cosentine. E’ stato affrontato il tema “Il pareggio di bilancio in Costituzione, una sconfitta per i diritti”. Il compito di introdurre e coordinare i lavori è toccato a Pierluigi Iapichino, membro dei Giovani democratici di Rende e del Pd di Crosia, il quale ha evidenziato che l’avvento di tale legge è derivata da una manovra di politica economica da parte del governo Monti, secondo cui lo Stato, nell’arco di un anno, non può spendere più di quanto incassi. Questa manovra è stata poi approvata dalla Corte Costituzionale ed è entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2014. Santo Seminario, coordinatore Pd e capogruppo consiliare di Crosia ha messo in risalto che il pareggio pone dei paletti nella politica espansiva. A giudizio di Seminario questa legge rappresenta una “camicia di forza” che aggiunge ulteriori restrizioni all’attuale momento di recessione. Mario Riberi, coordinatore Gd Rossano – Mirto ha considerato l’’inserimento di bilancio come una <<scelta politica che non ha saputo guardare al futuro e che ha creato numerosi difficoltà soprattutto agli enti locali>>. Caterina Urso, Consigliere comunale di Crosia, ha trattato l’argomento sia da un punto di vista politico che giuridico. Dapprima ha fatto un excursus sulla legge oggetto di discussione, poi, ha evidenziato che è necessario aderire al Comitato per giungere al referendum abrogativo. Cosi facendo i cittadini si faranno interpreti verso il Parlamento per recuperare le attività che garantiscono loro i propri diritti. Michele Rizzuti, Segretario provinciale Gd Cosenza ha parlato di come questa legge derivi dal trattato di Maastricht del 1992. <<Una legge>>, ha detto, <<che consente di investire ma senza superare una certa percentuale. Una politica dettata dai poteri economici>>. Giuseppe Santelli del Comitato antipareggio associazioni cosentine ha messo in risalto che questa legge è stata scritta male. <<Abbiamo approvato il pareggio di bilancio>>, ha affermato, <<in un momento di debolezza dello Stato italiano. Ciò non significa che andava istituzionalizzato>>. I giovani democratici, infine, hanno fatto sapere che nei prossimi giorni a Mirto sarà installato un gazebo per la raccolta di firme allo scopo di far eliminare il pareggio di bilancio. 

di Redazione | 26/03/2015

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