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Crosia (Cosenza) - Piano di riequilibrio, Iaquinta critica l’Amministrazione Russo


<<Nel gennaio 2012 ho abbandonato la maggioranza di governo, rinunciando a svolgere le mie funzioni di assessore, rea di non avermi voluto ascoltare in merito all’abbassamento dell’aliquota Imu per le prime abitazioni. Troppo semplice, ogni volta che la macchina comunale si trova in difficoltà economica, vessare i cittadini, senza, spesso, offrire servizi adeguati. Sembra che l’esecutivo Russo, finita la campagna elettorale, dopo aver osteggiato il Piano pluriennale di riequilibrio, abbia seguito le orme del suo predecessore, vessando i cittadini e, soprattutto gli ignari commercianti, con le aliquote della Tari e della Tasi al massimo consentito dalla legge>>. Esordisce in questi termini l’ex assessore della prima giunta Aiello e, successivamente, consigliere di minoranza, Biagio Iaquinta (foto). Una dichiarazione che non lascia dubbi. Sui tributi e sulla situazione finanziaria dell’Ente locale stigmatizza l’operato dell’attuale Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Russo.<<E’ inutile e penoso>>, afferma, <<chi, nel tentativo becero di voler rimbalzare le colpe sugli altri, punta il dito sulle precedenti amministrazioni e, addirittura sul Governo Renzi>>. L’ingegnere Iaquinta evidenzia che <<le aliquote si approvano in Consiglio comunale e che, per scelta di questa Amministrazione, sono state eliminate le detrazioni di 200 euro e delle 50 euro a figlio>>. E ancora. <<l’aliquota massima della Tari per civili abitazioni e per locali commerciali è stata da essa approvata>>. Non basta. Iaquinta si chiede <<perché il Piano pluriennale di riequilibrio non andava bene allora e va bene adesso? Cosa è cambiato? Quale la causa ostativa per un riconoscimento di dissesto che, comunque, al pronunciamento della Corte dei Conti ci sarà? Perché un bilancio controllato desta così tante preoccupazioni?>>. Poi le proposte concrete. <<Sono convinto che un’attenta gestione della macchina comunale, evitando gli sprechi possa far recuperare liquidità>>. E ancora. <<Basterebbe puntare sulla lotta all’evasione che, a Crosia, ha raggiunto livelli inaccettabili>>. Iaquinta è convito che <<ancora oggi a Crosia paghino gli onesti per chi, invece, preferisce evadere>>. A suo giudizio non si può tollerare che, << i cittadini debbano privarsi dell’essenziale per pagare le tasse e non è accettabile che, i commercianti debbano pagare cifre esose rischiando di chiudere>>. 

di Redazione | 18/02/2015

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