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Corigliano Calabro (Cosenza) - Viaggio nei ricordi e riflessioni sulla quotidianità nei racconti de “Il Convivio della Felicità” di Francesca De Luca


E’ stato un ritorno alle origini per Francesca De Luca, l’occasione per rivedere tanti volti amici, offerta dalla presentazione del suo primo impegno letterario, “Il Convivio della felicità”, per i timbri delle Edizioni del Rosone. Una raccolta di racconti che per l’autrice - docente di storia e filosofia, partita da Borgo Partenope, prima verso Siena per fermarsi poi a Foggia dove insegna dal 1991 presso un liceo classico -   rappresenta essa stessa un viaggio. Nei ricordi di infanzia e prima gioventù, raccontati con una nitidezza e una dovizia di particolari che a tratti sorprende, ma anche in se stessa, nella sua visione del mondo così come nelle sue incertezze e nelle sue paure, per offrirle generosamente come spunto di riflessione, quasi a volerle demonizzare per gli altri, perché in fondo per se stessa forse non c’è ancora riuscita. Persona schiva e amabile Francesca De Luca che nella Casa delle Culture, dove del suo libro si è parlato sull’onda di un’affettività che lascia subito intendere come ci si trovi di fronte ad una persona molto apprezzata,  non riserva molte parole ai presenti se non un ringraziamento che trabocca di riconoscenza. Lascia alla sua editrice, Falina Marasca, il compito di raccontare di questo libro che viene concepito in un periodo di tempo lungo, durante il quale la prof scrive anche tanti versi – oggetto di una prossima pubblicazione – dedicandoli in parte alla Calabria, la sua terra, sempre presente, nella mente e nel cuore. A fare gli onori di casa, l’Assessore alla cultura Geppino De Rose. “Amiamo molto dare spazio a questi intellettuali di origine cosentina che tornano per chiedere l’occasione di presentare le loro produzioni” – ha commentato l’amministratore. “E’ anche un modo per conoscere le case editrici del Mezzogiorno alle quali guardiamo con attenzione tanto più quando danno spazio a scrittori di casa nostra”. E l’appassionata editrice Falina Marasca è la vera artefice del ritorno di Francesca De Luca nella sua città, con la sua creatura letteraria, per trovarvi un’accoglienza spontanea, proprio come una madre con i suoi figli. “Ho trovato una città che crede nel valore della cultura e, cosa non facile, vi identifica una priorità” – esordisce la Marasca. “Francesca è un esempio di migrazione intellettuale e si avverte forte nel suo libro la necessità di mantenere forte i legami con la Calabria, ma Francesca è anche pugliese perché superando quel senso di straniamento che deriva da ogni migrazione, ha saputo reinventarsi in un’altra terra, in un’altra città, dove è molto amata”. Questo libro di ricordi, che è anche riflessione su valori universali, la De Luca lo propone al lettore con grande delicatezza riuscendo a creare condivisione. “La vera priorità del nostro tempo sta nella mancanza delle nostre radici”, è l’amara riflessione di Falina Marasca, alla guida di una casa editrice che ha fatto della valorizzazione dell’identità uno dei suoi punti di forza, che crede nei giovani quali veicolo di valori da risvegliare in una fase storica di profonda crisi morale. Anche a loro si offre lo scrigno letterario di Francesca De Luca, che custodisce un tesoro di saggezza, di amorevolezza, di quella dolce malinconia tipicamente meridionale che non allontana dalla vita ma, al contrario, insegna ad apprezzarla anche nelle più piccole cose.     

di Redazione | 10/08/2014

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