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Rende (Cosenza) - Il 28 giugno l’assemblea della Federazione calabrese delle Bcc


 Le Banche di Credito Cooperativo della Federazione Calabrese si riuniranno sabato 28 giugno 2014 a Lamezia Terme per svolgere la propria Assemblea ordinaria. I lavori saranno aperti dal presidente del CdA, Nicola Paldino, alle ore 9,30. All’Assemblea parteciperanno gli amministratori e i sindaci di 12 Banche di Credito Cooperativo Calabrese (la 13a è attualmente in amministrazione controllata), con i relativi direttori generali. Quest’anno, per la prima volta, prenderanno parte ai lavori anche i rappresentanti dei Club Giovani Soci costituiti all’interno delle BCC Calabresi. All’Assemblea parteciperanno il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi e il direttore generale, Sergio Gatti.   L’Assemblea di FederCalabria cade in un momento di profonda crisi per l’economia calabrese, come impietosamente ratificato dal Rapporto annuale di Banca d’Italia. Il PIL regionale continua a ridursi, in una dinamica negativa che si ripercuote sull’intero territorio. La debolezza della domanda condiziona anche il settore bancario, già duramente provato dall’elevato rischio di credito con il conseguente aumento delle sofferenze.   In questo scenario, le BCC operanti in Calabria sono diventate 13, una in meno rispetto al 31.12.2012, con 86 sportelli, 564 dipendenti e quasi 22.000 soci. La difficoltà del momento si ripercuote anche sui bilanci. Il 2013 si chiude con un dato aggregato delle BCC aderenti alla Federazione Calabrese in negativo (- 2,5 mln) a causa dell’incremento delle rettifiche di valore per deterioramento crediti, divenute la maggiore voce di costo per le Bcc Calabresi.   Il 2013 è stato, per FederCalabria,  un anno denso non solo di attività ma anche di cambiamenti. L’avvicendamento alla presidenza ha accelerato il processo di aggregazione e rafforzamento tra le BCC calabresi. Dopo la prima aggregazione, tra BCC dello Jonio e Mediocrati, sono state poste le basi per due fusioni, già autorizzate da Banca d’Italia e approvate dalle assemblee delle BCC: Crotonese e Scandale; Maierato e San Calogero. Una quarta fusione è in itinere tra la BCC della Sila Piccola e quella del Lametino, mentre sono allo studio altre possibili fusioni per aumentare le dimensioni delle BCC più piccole.   Oltre alle attività istituzionali, il 2013 ha visto anche l’approvazione di un vero e proprio “Piano d’azione per la Calabria”, approntato con la collaborazione di Federcasse e il sostegno di ICCREA Holding.   Venendo alle BCC associate, questi sono i principali dati aggregati al 31.12.2013: Raccolta: € 1.922.101.000 (+0,03%) Impieghi: € 1.424.223.000 (-7,61%)   Guardando alle quote di mercato, le BCC calabresi pesano a dicembre 2013 per il 5,85% sulla raccolta regionale, mentre la quota di mercato sugli impieghi è decisamente superiore, attestandosi al 6,90% degli impieghi bancari in Calabria. La lettura dei dati dimostra che, pur in presenza di una riduzione fisiologica degli impieghi, il Credito Cooperativo conferma il proprio ruolo a sostegno delle famiglie e delle imprese calabresi. Naturalmente, questo sforzo ha portato anche ad un consapevole  aumento delle sofferenze, che le BCC hanno affrontato facendosi carico delle difficoltà dei territori in questi momenti di crisi. Il dato aggregato delle BCC calabresi riguardo al rapporto sofferenze/impieghi è pari al 21,70% con un aumento del 4,56% rispetto all’anno precedente. Per meglio attrezzarsi nel fronteggiare la situazione, le BCC calabresi hanno alzato la percentuale di copertura sulle sofferenze (con esclusione degli interessi di mora) al 63,1% (a fronte del 45,6% delle BCC nazionali e del 55% del sistema bancario nazionale). Sono stati rafforzati anche i coefficienti patrimoniali di Basilea 2, i cosiddetti Total Capital Ratio e Tier 1 Capital ratio, portati rispettivamente al 23,3% e al 19,8% contro il 13,8% e 11,1% del sistema bancario nazionale.    “Per ritrovare difficoltà analoghe a quelle che stiamo vivendo – ha detto il presidente della Federazione Calabrese delle BCC, Nicola Paldino - dovremmo tornare con la memoria al periodo fra le due guerre mondiali. Come in quegli anni, anche oggi c’è urgente necessità di affrontare i problemi con lucidità strategica, accortezza responsabile e coerenza di comportamenti. L’autonomia di ogni BCC è un valore grande e incommensurabile, a cui nessuno di noi intende rinunciare. Proprio per questo, al fine di non indebolire la cooperazione di credito, dovremo essere saldi nei comportamenti collettivi. Sarà indispensabile – conclude il presidente Paldino - non vacillare nel perseguimento degli obiettivi comuni”.            

di Redazione | 25/06/2014

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