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Rossano (Cosenza) - Promozione turistica, il 2015 sia anno del Codex. Antonelli: Questo brand cammini insieme alle nostre aziende nel mondo


Partire dal turismo religioso per spalancare le porte al turismo globale. Le bellezze artistiche di matrice cristiana, custodite nel territorio, dal Codice purpureo, finendo al Patire, passando per il San Marco, per gli oratori minori e le decine di grotte eremitiche, rappresentano un volano, la chiave di volta, per attrarre il turismo di massa. È così che, calamitando le attenzioni di quanti giornalmente, nel mondo, si muovo sulle tracce del cristianesimo, è possibile dar vita ad una strategia di marketing totalizzante e rivoluzionaria. Un metodo su tutti: avviare una sinergica e profonda campagna di marketing, anche attraverso i brand delle aziende rossanesi presenti sul mercato europeo e globale, per promuovere capillarmente Rossano Città del Codice. Si parta subito pensando al 2015 come l’Anno del Codex: un punto zero dal quale iniziare a programmare, la promozione di questo immenso e unico patrimonio culturale.   Parte da qui la proposta promossa da Lorenzo Antonelli, operatore turistico di lungo corso e Vice Presidente del Consiglio comunale di Rossano riferimento della lista civica Alleanza rossanese, che ha elogiato le ultime iniziative intraprese dall’Amministrazione comunale in tema di promozione turistica e, non ultima, l’idea di dar vita ad un film sulla storia del Codex Purpureus Rossanensis da poter distribuire su ampia scala.   Solo ottimizzando a pieno la nostra vocazione turistica – dichiara Antonelli – è possibile sfruttare l’unica via percorribile per creare sviluppo e nuova occupazione. Per far fronte al costante depauperamento di servizi, soprattutto quelli legati alla mobilità, è necessario potenziare la capacità attrattiva dei nostri patrimoni, quelli sì inalienabili, su cui le politiche repressorie non hanno potuto mettere mani. E quindi la nostra storia, le nostre radici e le nostre bellezze artistiche e paesaggistiche. Tutte perlopiù legate ad una forte matrice cristiana. La Diocesi Rossano-Cariati, attraverso l’arcivescovo S.E. Mons. Santo Marcianò, negli ultimi anni ha impresso una nuova marcia alla riqualificazione del Codex, ora deve essere premura dei rossanesi saperlo rivalorizzare nel tempo. Perché il Codex rappresenta il brand pilota di Rossano e della Sibaritide.   Da qui le proposte del Vice Presidente del Consiglio.   Servono iniziative istituzionali e imprenditoriali ancora più forti ed innovative – sostiene Antonelli - tali da invertire una tendenza a ribasso. Se, infatti, l’arretratezza delle infrastrutture non entusiasma le attenzioni di visitatori e investitori, allora con le nostre risorse e con le nostre idee, dobbiamo farci carico di rendere appetibili e irrinunciabili i nostri tesori. Innanzitutto incentivando e attraendo, attraverso la collaborazione proficua e imprescindibile della Chiesa Diocesana, il turismo religioso, composto dai grandi numeri. Il Codex e non solo il Codex. L’Achiropita ed il suo antichissimo culto, le chiese e gli oratori bizantini, le bellezze povere delle grotte eremitiche della Grecìa, la Città dei Santi Nilo e Bartolomeo e patria di tre Papi. Questa è Rossano, un laboratorio, ancora attivo, di cristianità. Ma che sicuramente in pochi conoscono. La strada intrapresa dall’Amministrazione Antoniotti per valorizzare e massimizzare questo inestimabile patrimonio è quella giusta. Ora serve continuità e soprattutto una più ampia capacità di marketing che può arrivare solo coinvolgendo istituzioni, operatori turistici, imprenditoria e cittadini.   Bisogna continua a reinvestire gli introiti che annualmente produce il settore turistico in promozione e strumenti per gli operatori del settore: consolidando da un lato la vocazione turistica di questa Città, e dall’altro continuando perseguire una politica più aperta alla collettività e meno diretta ai singoli, che rischierebbe di trovarsi ripiegata su se stessa. Innanzitutto è necessario essere presenti sui grandi canali d’informazione di massa. A partire dai social network finendo ai canali di ricerca settoriale, con il marchio distintivo di Rossano Città del Codex. Un po’ come è stato fatto per il Salento in Puglia. Ed in questa importante fase di programmazione penso sia essenziale il supporto delle storiche aziende locali, quelle che negli anni hanno saputo imporsi come eccellenze positive di questa terra e portare nel mondo il buon nome di Rossano. Che bello sarebbe se il brand di Rossano Città del Codex potesse essere presente nei mercati o viaggiare per le strade d’Italia e d’Europa di fianco a griffe prestigiose come ad esempio Amarelli o Simet! Perché potrebbe essere del tutto proficuo proporre il nostro biglietto da visita al grande pubblico, portandolo praticamente a domicilio. Per questo – conclude Antonelli - serve che tutti i protagonisti ed i promotori interessati a questa rivoluzione culturale-ricettiva, dall’Amministrazione comunale alla Chiesa, dal mondo dell’imprenditoria all’associazionismo, da subito, insedino subito un forum permanente che assembli idee, intercetti risorse e pianifichi interventi, magari per istituire, in vista del prossimo 2015, l’Anno del Codex . 

di Redazione | 18/06/2014

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