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Roma (Roma) - “Mangiar sano per vivere meglio”. Le marche in tavola - un viaggio nella qualità e nel benessere


Si è svolto a Roma, presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro, il secondo seminario previsto dalla manifestazione “Le Marche in Tavola”, organizzata dalla Regione Marche in collaborazione con il Pio Sodalizio del Piceni.   Questo secondo appuntamento dal titolo “Alimenti che si prendono cura di noi - La tradizione del biologico, l’innovazione nell’ortofrutta” è stato dedicato al legame sempre più evidente, e anche scientificamente acclarato, tra buona alimentazione e salute e tra buona coltivazione e sostenibilità ambientale. I prodotti agroalimentari marchigiani si distinguono per eccellenza organolettica (che soddisfa i palati più esigenti), ma soprattutto per qualità, sicurezza e salubrità. Questo deriva da scelte ben precise come la coltivazione biologica, che sempre di più si allarga a nuovi settori produttivi, come l’ortofrutta.   “In questo secondo appuntamento andremo ad approfondire un’altra eccellenza in cui le Marche sono all’avanguardia: il settore biologico. Grazie ai prodotti biologici è veramente possibile allungarsi la vita” ha spiegato Filippo Bizzarri, Vice Presidente Pio Sodalizio dei Piceni, aprendo la sessione dei lavori.   “La Regione Marche è una terra di antichissima tradizione agricola. L’agricoltura è sempre stato un importante settore per la nostra economia, capace di offrire prodotti di altissima qualità, utili anche per incrementare l’export agroalimentare, fondamentale risorsa in questi periodi di congiuntura sfavorevole.” - ha continuato Maura Malaspina, Assessore all’Agricoltura Regione Marche - “Noi marchigiani amiamo fare le cose con cura, realizzando prodotti unici e difficilmente imitabili. Biologico significa alta qualità, sostenibilità, garanzia per il consumatore e benessere per le future generazioni.”   Dopo i saluti istituzionali, Fausto Faggioli Presidente Earth Academy ha introdotto il pomeriggio, parlando di nuova politica di governance territoriale che coinvolge l’agricoltura e l’ambiente. A seguire si sono succeduti gli interventi “più tecnici” a cura di Silvia Zucconi, Coordinatore Area Agroalimentare – Nomisma, che ha esposto i numeri chiave della filiera biologica con il crescente ruolo dell’ortofrutta, Francesco Torriani, Presidente Consorzio Marche Biologiche che ha illustrato le ragioni di una scelta, quale quella del biologico marchigiano, che rappresenta un’assunzione di responsabilità e di valore capace anche di soddisfare il mercato, ed infine Andrea Albanesi di Regione Marche che ha parlato di Ortofrutticoltura Biologica: problematiche e opportunità a confronto.   Molto interessante e coinvolgente il contributo di Giovanni Barniesi, Segretario Generale Associazione Nazione UPM - Un Punto Macrobiotico, che ha raccontato l’esperienza dell’associazione, nonché illustrato l’agricoltura proposta dal movimento, conosciuta come Policoltura Ma-Pi. Un’agricoltura che si basa sull’esclusione assoluta di prodotti chimici di sintesi, la consociazione di colture, come cereali, verdure, legumi, alberi da frutto sullo stesso terreno, recupero di antiche varietà di semi e loro auto-riproduzione spontanea e infine piantumazione di alberi da frutto ogni 5 metri. Questo metodo non solo è rispettoso dell’ambiente, ma anche equo e solidale, in grado di prevenire e risolvere problemi fondamentali, quali l’impoverimento dei suoli o peggio la desertificazione, il consumo di acqua, la salute alimentare, la deforestazione e la riduzione di biodiversità in agricoltura.   L’ultima parte del seminario è stata dedicata alle case history, cioè alle testimonianze di alcuni produttori BIO delle Marche, che sono stati introdotti da un video “Il biologico nelle Marche, una scelta per la salute”. Già il filosofo Feuerbach asseriva: ”Noi siamo quello che mangiamo”. Il seminario ha provato che il cibo influenza non solo il fisico, ma anche il modo di pensare, a dimostrazione che la corretta nutrizione è un fatto culturale, prima ancora che legato alla soddisfazione dei beni primari. Il programma degli eventi prevede un ultimo seminario, il 29 maggio, totalmente incentrato sul paniere eno-gastronomico marchigiano e una manifestazione espositiva, dal 28 al 31 di maggio, dove troveranno spazio il meglio della produzione vitivinicola, i prodotti della filiera del biologico e della micro-filiera della tartuficoltura, i prodotti a marchio Qm (Qualità Garantita dalle Marche), l’olio mono-varietale, ed altre particolari eccellenze regionali.  

di Redazione | 24/05/2014

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