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Castrovillari (Cosenza) - Differenziata, Loiacono in dialogo con i giovani Voi siete il futuro della città. Se volete il cambiamento fatelo concretamente


«Se si vuole il cambiamento bisogna farlo concretamente. La nostra città sta dimostrando di voler proseguire un percorso virtuoso nel campo della raccolta differenziata. Noi dal canto nostro stiamo profondendo tutti gli sforzi possibili per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti e la salvaguardia del territorio. Voi siate insieme a noi le sentinelle del territorio».    Angelo Loiacono, assessore allo sviluppo ambientale del Comune di Castrovillari, parla alla platea di giovani dell’ITCG “Pitagora-Calvosa” della città del Pollino, nel corso della presentazione de “Il sentiero delle orchidee”, percorso naturalistico frutto del lavoro degli alunni della IIA Cat (Costruzioni, ambiente e territorio) stimolando nei giovani quei percorsi virtuosi che devono spingere sempre più a rendere Castrovillari un modello per l’intera area del Nord Calabria. «Siamo primi in Calabria per la qualità del compostaggio domestico, negli ultimi anni abbiamo ridotto di circa 1500tonnellate la produzione d’indifferenziata nelle abitazioni, dimostrando di credere, con i cittadini che ne sono i veri protagonisti, nella raccolta differenziata come scelta di vita che passa da gesti semplici e si traduce in qualità ambientale e risparmio. Un modello virtuoso possibile che dalla prossima settimana racconteremo ai bambini delle scuole elementari, cittadini di domani, che speriamo possano crescere con la consapevolezza che scegliendo bene si può fare la differenza, anche nel campo della raccolta dei rifiuti e di conseguenza per la salute del territorio».   Il progetto degli studenti - coordinati dalla professoressa Gigliola Giammarini in collaborazione con i docenti Giuseppe Lanza e Giuseppina Fazio - si candida ad essere uno dei protagonisti del concorso Fa.re.na.it, insieme per rete Natura 2000, ed ha portato i giovani a scegliere di adottare l’area Sic (Sito interesse comunitario) della Petrosa realizzando in essa un intervento di recupero e valorizzazione del sito altamente pregiato dal punto di vista paesaggistico, storico e naturalistico. Per circa un anno gli studenti della scuola diretta da Franca Eugenia Guarnieri, con il contributo del Cea Pollino Calabria, rappresentato da Andrea Vacchiano, ed il sostegno del Parco Nazionale del Pollino, presente all’iniziativa con Francesco Rotondaro, Settore promozione, conservazione e  divulgazione dell’Ente calabro-lucano, hanno studiato il territorio e realizzato un percorso naturalistico “Il sentiero delle orchidee” che vuole permettere a turistici ed abitanti del luogo di addentrarsi in un’area, a due passi dalla città, da conoscere a passo d’uomo e godere per la sua ricchezza floreale e faunistica. Un’area nella quale insiste anche una struttura produttiva di grande rilevanza, come Italcementi, che ha scelto di vivere il contesto naturale affrontando scelte di rispetto per l’ambiente che sono «un impegno per il nostro gruppo» - ha dichiarato Antonio Finocchiaro, direttore dello stabilimento Italcementi di Castrovillari. E come «esempio di impegno locale» la Cementeria di Castrovillari ha portato la Cava di Le Serre attenzionata da un lavoro di «recupero ambientale» che coniuga il lavoro dell’impianto «concentrando gli sforzi sulla minimizzazione degli impatti sull’ecosistema, sulla riduzione delle emissioni e sull’ottimizzazione d’uso delle risorse». In particolare il recupero ambientale della Cava di Le Serre - che è contestuale all’attività di coltivazione della cava, tutt’ora in corso - è finalizzato alla riqualificazione della morfologia dell’area e al ripristino della vegetazione della cava attraverso la piantumazione di specie autoctone, come il leccio» ha continuato Finocchiaro. Il terreno per il recupero ambientale delle zone coltivate non proviene dall’esterno ma «successivamente alle operazioni di escavazione della cava il terreno rimosso viene immediatamente messo a dimora in una nuova e definitiva collocazione in aree attigue. In questo modo non c’è la necessità di approvvigionamenti di terreno dall’esterno e il terreno stesso, essendo ricollocato in tempi brevi, non perde le sue caratteristiche biologiche. Tramite queste operazioni, oltretutto, non vengono create situazioni di stress per gli animali selvatici della zona, perché questi riescono a ritrovare l’habitat naturale in aree simili ed adiacenti. Infine, a Le Serre, l’impatto visivo dell’area di cantiere è pressoché nullo perché vi è la presenza di un’area naturale di mascheramento». All’incontro hanno preso parte anche Giovanni Fazio della Confederazione Italiana Agricoltori e Maria Pirrone, dirigente nazionale Giovani Cia, i quali hanno plaudito alla iniziativa che ha portato a conoscere al grande pubblico la ricchezza naturale della zona della Petrosa, il Corpo Forestale dello Stato con gli uomini del Comando Stazione di Castrovillari, Serafino Pellicano della Coldiretti. Al termine dell’incontro i ragazzi dell’istituto hanno simbolicamente messo a dimora, nel cortile della scuola, dieci esemplati di Leccio e Roverella e Quercia autoctona per rinsaldare il loro legame con il territorio dei quali vogliono essere custodi. Il progetto è stato arricchito da una mostra fotografica composta da dieci pannelli esplicativi, frutto del lavoro del fotografo Antonio Contin, che raccolgono il potenziale ambientale della Petrosa ed anche le aggressioni che nel tempo ha subito dalla mano dell’uomo poco attento al rispetto di questo patrimonio.

di Redazione | 07/04/2014

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