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Emergenza rifiuti, la situazione a Crosia non migliora. La preoccupazione dei cittadini aumenta sempre di più. L’Amministrazione comunale continua a pianificare azioni finalizzate a ridurre al minimo i disagi alla popolazione. Non è facile. Anzi. In alcune zone (in quelle non servite dalla raccolta differenziata “porta a porta”) i cumuli di spazzatura sono diventati delle piccole colline. I provvedimenti istituzionali si susseguono. L’ultimo, in ordine di tempo, è un’ordinanza emessa dal sindaco, Gerardo Aiello. Attraverso questo provvedimento il Primo Cittadino di Crosia vieta di conferire, depositare o, comunque, abbandonare sacchetti di rifiuti solidi urbani e qualsiasi altro genere di rifiuti, nei siti di raccolta  posti nelle immediate vicinanze dei plessi scolastici. Nel documento, vengono citati gli edifici che ospitano le scuole di Via dell’Arte, Via delle Mimose, Via Verdesca, frazione Sorrenti, Via della Scienza, Via Pertini (lungo quest’ultima strada sono presenti l’Istituto Professionale di Stato e l’ufficio postale cittadino). Il sindaco ha emesso quest’ordinanza, in considerazione del fatto che <<nonostante le numerose richieste inoltrate alla Regione Calabria, tendenti a ottenere l’autorizzazione per il conferimento dei rifiuti solidi urbani, anche fuori dalla nostra regione, non è stato possibile procedere in tal senso per il rigetto della richiesta della prodromica autorizzazione>>. Aiello ha fatto sapere che la Regione ha autorizzato il conferimento saltuario di appena 10 tonnellate, una quantità insufficiente rispetto a quella prodotta dal Comune di Crosia. Inoltre, il sindaco, ha adottato questo provvedimento, anche, in considerazione del fatto che il formarsi dei cumuli di notevole entità presso i plessi scolastici, in particolare nelle vicinanze degli edifici su citati, nell’emergenza generale pone un particolare rischio igienico – sanitario per coloro che, a qualsiasi titolo, devono frequentare gli stessi>>.