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Modena (Modena) - Guida senza patente, il candore del figlio lo mette nei guai. Fermato dalla Municipale dopo un’infrazione ha detto di essere lo zio del bambino


Il candore del figlio ha messo nei guai il padre che, davanti ad una pattuglia della Polizia municipale, si è spacciato per un’altra persona. Lunedì mattina poco prima delle 8 un autoiveicolo si è immesso su via Giardini da stradello Saliceta San Giuliano, senza dare la precedenza ad un’ autovettura in transito. La violazione è stata notata da operatori della Municipale in abiti borghese a bordo di un’auto senza contrassegni che hanno fermato il Doblò e chiesto i documenti al conducente. Il fermato ha affermato di essere lo zio del bambino che stava accompagnando a scuola e che la macchina era del fratello. Ma l’uomo non è apparso del tutto tranquillo. Un agente perplesso,a quel punto, ha domandato al bambino come si chiamava il papà. Il ragazzino tranquillamente ha risposto il nome della persona che invece si era presentata come lo zio. Un controllo in collaborazione con la sala operativa ha consentito di stabilire che l’uomo, nato all’estero nel 1979 ma residente a Modena, aveva fornito generalità false, che aveva la patente di guida sospesa e che il Doblò era di sua proprietà. Per il papà/zio sono scattate due denunce penali per guida senza patente e falsa attestazione di generalità e due sanzioni per violazioni al Codice della Strada. La macchina è stata sottoposta a fermo amministrativo.   Il candore del figlio ha messo nei guai il padre che, davanti ad una pattuglia della Polizia municipale, si è spacciato per un’altra persona. Lunedì mattina poco prima delle 8 un Fiat Doblò si è immesso su via Giardini da stradello Saliceta San Giuliano, senza dare la precedenza ad un’ autovettura in transito. La violazione è stata notata da operatori della Municipale in abiti borghese a bordo di un’auto senza contrassegni che hanno fermato il Doblò e chiesto i documenti al conducente. Il fermato ha affermato di essere lo zio del bambino che stava accompagnando a scuola e che la macchina era del fratello. Ma l’uomo non è apparso del tutto tranquillo. Un agente perplesso,a quel punto, ha domandato al bambino come si chiamava il papà. Il ragazzino tranquillamente ha risposto il nome della persona che invece si era presentata come lo zio. Un controllo in collaborazione con la sala operativa ha consentito di stabilire che l’uomo, nato all’estero nel 1979 ma residente a Modena, aveva fornito generalità false, che aveva la patente di guida sospesa e che il Doblò era di sua proprietà. Per il papà/zio sono scattate due denunce penali per guida senza patente e falsa attestazione di generalità e due sanzioni per violazioni al Codice della Strada. La macchina è stata sottoposta a fermo amministrativo.  

di Redazione | 26/11/2013

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