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Rossano (Cosenza) - Antoniotti: bilancio 2013, scelte responsabili


Il Comune congela la Tares, preferendo la Tarsu. All’interno del prossimo bilancio di previsione non è prevista l’introduzione di nuove imposta. Si è cercato di lasciare invariati tutti i tributi rispetto alla passata annualità. Al contrario, in rispetto delle rigide direttive della Corte dei Conti, sarà aumentata solo la tassa per il servizio rifiuti. Antoniotti: operiamo nel solco di una politica di rigore ma con la massima attenzione ai bisogni dei cittadini, soprattutto delle tante famiglie in difficoltà.   È quanto annunciano il Sindaco ANTONIOTTI e l’assessore al bilancio, Sergio STAMILE, a conclusione della redazione dell’esercizio finanziario di previsione per l’annualità 2013, elaborato con la collaborazione dei tecnici comunali, della commissione comunale al bilancio presieduta da Natale CHIARELLO e con il supporto del consulente finanziario Paolo TARANTINO.   Con il confermato senso di responsabilità – afferma il Primo cittadino – abbiamo elaborato una previsione di bilancio tenendo ben in mente la crisi economica che continua ad attanagliare le nostre famiglie. Sono risapute le difficoltà di cassa alle quali, sin dal nostro insediamento, abbiamo dovuto far fronte. Nonostante ciò, grazie ad un lavoro sinergico e di squadra, non è stato tagliato alcun servizio ed è stato fatto il possibile affinché le criticità economiche del Comune, aggravate da un costante dimezzamento dei trasferimenti statali e da continui tagli erariali, non ricadessero interamente sulle tasche dei rossanesi. Al contrario – prosegue ANTONIOTTI – abbiamo ritenuto giusto non appesantire il già oneroso carico fiscale sui contribuenti, consapevoli che la crescita e lo sviluppo di una Città non passa attraverso il gravoso prelievo delle tasse ma da una sana e virtuosa azione politica che mira, soprattutto, ad intercettare i tanti canali di finanziamento e a tagliare gli sprechi. Attraverso l’applicazione della TARES – precisa il Sindaco - il Comune avrebbe potuto gestire un milione di euro in più rispetto allo scorso anno. Non lo abbiamo fatto. È stata una scelta di coscienza!   Dopo quasi un anno di tribolazioni – spiega l’assessore al bilancio STAMILE - con l'introduzione della TARES prevista dal DL 201/2011, che avrebbe partorito una stangata economia per i nostri concittadini, il governo con l'approvazione del DL 102/2013 ha dato l'opportunità ai comuni di rimanere nel regime TARSU. Una scelta coraggiosa e di cuore. Considerato che la TARES, al contrario della TARSU, è basata su parametri come la superficie dell'immobile, il numero dei residenti, la destinazione d'uso, la stessa avrebbe avuto conseguenze drammatiche sulla popolazioni. Per capire meglio – spiega STAMILE - è opportuno fare alcuni esempi numerici: per una famiglia composta da 2 persone si sarebbe registrato un aumento del 15%, da 3 persone del 25%, da 4 persone addirittura del 40%. Un salasso ancora più pesante sarebbe ricaduto sulle attività commerciali. Infatti, nello specifico – conclude l’assessore al Bilancio - avremmo avuto, per esempio, per bar e pasticcerie un aumento del 72%, per i ristoranti un aumento dell’imposta superiore al 100% e per ortofrutticoli, pescherie, pizzerie al taglio, addirittura, del 400%.

di Redazione | 14/11/2013

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