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Crosia (Cosenza) - Sciopero Lsu/lpu, disagi nei servizi erogati dal Comune. Alcuni scuolabus restano fermi: difficoltà per i genitori degli alunni


di ANTONIO IAPICHINO - Lo sciopero permanente messo in atto dai lavoratori lsu ed lpu che operano nel Comune di Crosia, sta determinando una serie di disagi ai servizi che quotidianamente vengono erogati dall’ente locale. Tante azioni semi paralizzate. Fra queste il servizio trasporti alunni. Difficoltà oggettive per i bambini e ragazzi che devono recarsi a scuola e per il loro relativo ritorno alle proprie abitazioni. A Crosia il servizio viene erogato attraverso quattro scuolabus, grazie al lavoro di altrettanti conducenti. Su quattro autisti, però, soltanto due sono dipendenti comunali, mentre gli altri due appartengono al gruppo degli lsu/lpu. Due pulmini, quindi, in questi giorni di protesta dei suddetti lavoratori, stanno restando nel parcheggio. Nessuno li utilizza. Il servizio, quindi, si sta effettuando al cinquanta percento. I due autisti operativi, dipendenti comunali, stanno facendo degli sforzi per cercare di limitare i disagi. Ma non basta. La carenza del servizio si avverte. Anche tanto. Molti genitori, in questi giorni di sciopero, sono costretti ad accompagnare i propri figli a scuola e riprenderli all’uscita. Le difficoltà aumentano per quei genitori che devono trovarsi in orario sul posto di lavoro. Orario che, in molti casi, coincide con l’entrata a scuola. Per di più, ci sono delle situazioni in cui il papà lavora e la mamma, pur restando a casa, non è automunità. Fra gli alunni da accompagnare ci sono anche i bambini più piccoli. La situazione, quindi, non è semplice. Questi lavoratori lsu/lpu, orami, sono indispensabili per consentire il buon funzionamento della macchina comunale. D’altronde, lo stesso sindaco della cittadina ionica, Gerardo Aiello, nel dare loro la propria solidarietà, ha spiegato che anche il loro numero è consistente, infatti sono trenta 30 persone dislocate nei vari settori dell’ente. Rappresentano una percentuale significativa del personale impegnato nel Comune. Essi conoscono bene il funzionamento dei singoli settori comunali, essendoci da oltre 15 anni. Ma, nonostante il prolungarsi del loro lavoro restano dei precari. Per questo motivo, oltre a chiedere l’approvazione, in Consiglio regionale, della variazione di Bilancio, al fine di avere la copertura di sussidi e integrazioni per tutto il 2013, chiedono la loro stabilizzazione.(Nella foto gli scuolabus parcheggiati nel cortile della delegazione municipale di Mirto)

di Redazione | 10/11/2013

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