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Crotone (Crotone) - La BPMezz chiude il primo semestre del 2013 con un utile di 15,4 milioni di euro


Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Mezzogiorno ha approvato nella seduta del 26 agosto scorso il rendiconto intermedio di gestione al 30 giugno 2013. In un semestre caratterizzato dal persistere di un quadro congiunturale sfavorevole, la Banca ha continuato a garantire un forte sostegno all’economia del territorio. L’utile del primo semestre del 2013 della Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A si attesta in 15,4 milioni di euro che nell’attuale scenario economico di forte crisi rappresenta senz’altro un traguardo notevole; al netto di una plusvalenza realizzata lo scorso anno di circa 4,5 mln. di euro, l’utile del primo semestre del 2013 si incrementa del 6,86%. Tale risultato si è ottenuto nonostante la forte politica prudenziale adottata dall’Istituto con accantonamenti per rischi di credito adeguati all’attuale scenario di crisi economica.   Al raggiungimento di questo risultato ha concorso principalmente il mantenimento delle voci di ricavo legate ai servizi offerti dalla Banca, quali il margine di interesse e le commissioni nette riclassificate (includendo le commissioni di istruttoria veloce contabilizzate nella voce altri proventi di gestione) che complessivamente registrano un incremento dell’1,05%; Buoni i risultati di questi primi mesi di attività anche sul fronte dei volumi amministrati. L'evoluzione degli aggregati patrimoniali e dei servizi attesta la capacità della banca di inserirsi con successo nelle aree presidiate, quindi la professionalità del personale e la competitività dell'offerta commerciale. In tale ambito assume particolare rilevanza il sostegno finanziario alle imprese e alle famiglie, attestato da una crescita dei finanziamenti dell’1,67% nei primi sei mesi del 2013. Oltre l’84% dei fondi raccolti sotto forma di risparmio dal territorio viene reimpiegato nei territori di riferimento attraverso finanziamenti alle famiglie e alle imprese.   L’importante risultato economico raggiunto permette di incrementare notevolmente il rafforzamento patrimoniale della Banca. Il patrimonio infatti, incluso il risultato di esercizio, aumenta del 2,01%, attestandosi a 380 milioni di euro. Il ‘Tier 1 capital ratio’ – ossia il rapporto tra il Patrimonio di base della banca e le attività di rischio ponderate – è salito dal 15,02% del 31 dicembre 2012 al 15,52%: un dato molto positivo considerando che le indicazioni di Banca d’Italia pongono come valore di riferimento l'8%. Ciò dimostra che la nostra banca è ben patrimonializzata soprattutto rispetto all'esposizione ai rischi Di seguito sono evidenziate le principali grandezze patrimoniali rilevate al 30 giugno 2013 poste a raffronto con i dati del bilancio della Banca al 31/12/2012: -          Raccolta diretta € 3.288,8 mln. (-1,95%); -          Raccolta indiretta € 964,6 mln. (-2,21%); -          Raccolta complessiva da clientela € 4.450 mln. (-1,64%); -          Crediti verso clientela € 2.617,7 mln. (+1,67); -          Rapporto sofferenze nette/ impieghi 3,47% (era pari al 3,32% alla fine del precedente anno); -          Patrimonio netto – comprensivo del risultato di esercizio- € 380,1 mln. (+2,01% rispetto al mese di dicembre).   Sotto il profilo economico si segnalano i risultati delle diverse voci (il raffronto è con lo stesso periodo dello scorso anno): -          Margine di interesse e Commissioni nette riclassificate € 80,9 mln (+1,5%); -          Margine di intermediazione € 75,4 mln (-11,91%); -          Risultato netto della gestione finanziaria € 71,7 mln (-9,31%); -          Utile netto € 15,4 mln (al netto della plusvalenza di netto di una plusvalenza di 4,5 mln. Si incrementa del + 6,86%).   Il Presidente della Banca Popolare del Mezzogiorno, Francesco Antonio Lucifero, così commenta: “Il Bilancio mostra dati eccellenti che ci lasciano ben sperare per i futuri traguardi, se si tiene conto che sono stati conseguiti in un anno difficile in cui siamo stati chiamati ad accrescere la politica di prudenza e di presidio dei rischi di mercato. Questi risultati dimostrano che il modello di banca territoriale che noi incarniamo, lontano dalle tentazioni della finanza e vicino alle esigenze delle famiglie e delle piccole e medie imprese, incontra oggi ancora di più il gradimento della clientela. Oltre l’84% della risparmi raccolti nei nostri territori viene reimpiegato in finanziamenti a favore delle famiglie e delle imprese del Mezzogiorno. La crescita degli impieghi del nostro Istituto registrata in questo particolare periodo storico dimostra come la nostra Banca continui a dare il suo forte sostegno alle imprese e alle famiglie dei territori di insediamento. Questo per noi è essere “banca del territorio”.”   Secondo il Direttore Generale della BPMezz, Roberto Vitti, “L’aver raggiunto risultati così soddisfacenti in un periodo così difficile dimostra come il nostro modo di fare banca, teso al dialogo con i clienti e ad una profonda conoscenza dei territori, sia un modello vincente. Se da un lato i questionari di soddisfazione della clientela ci dicono chiaramente che i nostri clienti riconoscono in noi una maggiore capacità di relazione e di ascolto, dall’altro i dati di bilancio ci confermano che questo è il nostro vero vantaggio competitivo ed è ciò che ci consente di continuare a fare risultati positivi. D’altra parte per continuare a mantenere la fiducia della clientela è necessario non solo che manteniamo il nostro modo di essere, ma anche che rendiamo la nostra banca sempre più solida e pronta ad affrontare i rischi futuri: per questo motivo continuiamo a destinare oltre il 60% degli utili al rafforzamento del patrimonio, raggiungendo degli indici di patrimonializzazione che vanno oltre quelli indicati dalla Banca d’Italia”.    La Banca Popolare del Mezzogiorno conta 116 sportelli nelle quattro regioni meridionali: Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia.

di Redazione | 28/08/2013

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